La ministra dell’Istruzione precisa di non voler creare nelle scuole delle "gabbie" per separare gli alunni, nell’ambito delle misure di sicurezza per il coronavirus. “Nessuno del Comitato tecnico-scientifico, e tanto meno qui al Ministero, ha mai immaginato di chiudere gli studenti dentro cabine di sicurezza, come è stato invece raccontato in queste ore, in maniera quanto meno superficiale. Ho visto immagini surreali di ragazzi chiusi dentro a strutture simili a gabbie”, ha sottolineato
La ministra della Scuola Lucia Azzolina fa dietrofront sull’ipotesi di creare nelle scuole dei divisori in plexiglass per separare gli alunni, nell’ambito delle misure di sicurezza per il coronavirus. ”Il tema della sicurezza a scuola è molto serio e richiede prudenza anche nei giudizi e nei commenti - ha detto la ministra in un video pubblicato su Facebook -. Nessuno del Comitato tecnico-scientifico, e tanto meno qui al Ministero, ha mai immaginato di chiudere gli studenti dentro cabine di sicurezza, come è stato invece raccontato in queste ore, in maniera quanto meno superficiale. Ho visto immagini surreali di ragazzi chiusi dentro a strutture simili a gabbie. Questa è disinformazione. Nessuno ha mai pensato a cose del genere” (CORONAVIRUS: LO SPECIALE - GLI AGGIORNAMENTI LIVE).
Le polemiche per la proposta dei divisori
L’ipotesi dei pannelli in plexiglass, che la ministra aveva ventilato nei giorni scorsi, era stata oggetto di forti critiche bipartisan, sia da esponenti della maggioranza che dell’opposizione. Sul tema è intervenuto anche Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità, secondo cui l’idea di separatori tra i banchi è “una misura estrema, da attuare se non si riesce a fare di meglio”.
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Il saluto per l’ultimo giorno di scuola
"Siamo al lavoro, giorno e notte, per riportare gli studenti a scuola con le giuste misure di sicurezza. Senza eccessi, senza forzature. Vogliamo tornare alla normalità e lo faremo trovando il giusto bilanciamento tra due diritti sacrosanti, quello all'istruzione e quello alla salute”, ha detto la ministra dell'Istruzione, in un post su Fb per salutare gli studenti nell'ultimo giorno di scuola. Giornata nel segno di uno sciopero virtuale dei sindacati per il ritorno a settembre in sicurezza. Anche flash mob e sit in ma rispettando il distanziamento. Per la maturità mancano ancora all'appello 1.000 presidenti di Commissione.