La ministra della Pubblica Amministrazione sul lavoro agile: “Il diritto alla disconnessione è sicuramente uno dei punti che andrà discusso nei rapporti con i sindacati”. E sui dipendenti pubblici: "Il cartellino non si abbandona"
“Lo smart working va regolamentato in parte in legge e in parte in accordi sindacali. È una materia delicata e bisogna raggiungere il giusto equilibrio, non si può mettere troppo in legge per non limitare la discussione sindacale rispetto a certe modalità di lavoro flessibili per loro natura”. Così a Timeline, su Sky TG24, la ministra della Pubblica Amministrazione Fabiana Dadone. “Il diritto alla disconnessione è sicuramente uno dei punti che andrà discusso nei rapporti con i sindacati” (GLI AGGIORNAMENTI IN DIRETTA - LO SPECIALE - LA MAPPA DEL CONTAGIO IN ITALIA).
“Non si abbandona il cartellino”
L’esponente del governo è intervenuta anche sulla questione cartellino: “Ho sentito polemiche surreali. Non volevo dire che domani mattina si abbandona il cartellino come attestazione di presenza sul posto di lavoro, ma in queste settimane si è fatta di necessità virtù e per la Pubblica Amministrazione abbiamo completamente riadattato la modalità di lavoro chiedendo di lavorare da remoto”. E ancora: “Questo tipo di modalità rimarrà, ma per il 30% dei lavoratori mi piacerebbe spingere sulla modalità per obiettivo. Penso che la Pubblica Amministrazione possa rendere di più in questo senso, gli esperimenti nel privato mostrano che c’è un aumento della produttività e penso che anche per il pubblico siano maturi i tempi”.