Il vicepresidente di Forza Italia sulle riaperture differenziate: "Aveva ragione la governatrice della Calabria Jole Santelli, è stata un'antesignana". E poi sottolinea: "Se c’è una rivolta generalizzata delle regioni, qualcosa non funziona nel coordinamento”
“L’Italia non è tutta uguale, siamo un Paese molto lungo, quindi ci sono delle Regioni del Sud, per esempio, che potrebbero riaprire perché i contagi sono quasi a zero”. Lo ha detto a Start, su Sky TG24, il vicepresidente di Forza Italia Antonio Tajani, intervenendo sulla fase 2 di "convivenza" con il coronavirus (GLI AGGIORNAMENTI IN DIRETTA - LO SPECIALE - LE FOTO SIMBOLO). “Aveva ragione Jole Santelli quando ha detto di ricominciare a dare qualche segnale senza correre rischi”, ha poi affermato Tajani. La presidente della Regione Calabria, dice, “è stata un’antesignana, bisogna ovviamente lavorare con prudenza e con attenzione ma serve far ripartire la macchina dell’economia”.
"A Sud si possono far lavorare le imprese"
“Questo non significa non essere prudenti, non mantenere le distanze di sicurezza, non mettere le mascherine, non fare i tamponi o non usare i guanti”, ha sottolineato ancora Tajani. “Ma si può ricominciare a far lavorare le imprese”, ha spiegato l’esponente di Forza Italia facendo riferimento alle Regioni del Sud, “perché i contagi ormai sono a rischio zero. La Lombardia ha una situazione completamente diversa” (GRAFICHE - LE FOTO SIMBOLO - LE FAQ SULLA FASE 2).
“Se c’è rivolta generalizzata delle regioni, qualcosa non funziona nel coordinamento”
Tajani si è poi soffermato sui contrasti tra il governo centrale e le Regioni: “Quando c’è una rivolta generalizzata delle Regioni, vuol dire che qualcosa non funziona nel coordinamento”, è convinto il vicepresidente di Forza Italia. “Evidentemente c’è qualche problema nel coordinamento o non si conoscono bene i problemi del Paese, ma qualcosa non funziona”, ha continuato Tajani. “Lo Stato deve dare un quadro generale e le Regioni devono applicare, in base alla realtà territoriale, le regole previste dal quadro generale. Questo non significa la rivolta generale delle Regioni contro lo Stato, se però tutti protestano e vanno contro le scelte del Governo vuol dire che il Governo ha fatto delle scelte che non funzionano”.