Coronavirus Italia, Lamorgese su Fase 2: "Servono autocontrollo e rispetto rigoroso norme"

Politica

Il ministro dell'Interno, in un'intervista a La Stampa, commenta le regole pensate per la ripartenza e avverte: "Siamo ancora in una fase molto delicata". Sui controlli: "Hanno il primario obiettivo di salvaguardare la salute pubblica"

Un invito, nella Fase 2 al via oggi in Italia, "all'autocontrollo dei singoli cittadini per quanto riguarda il rispetto rigoroso delle norme di sicurezza imposte dall'emergenza sanitaria". È questo l’appello lanciato dal ministro dell'Interno, Luciana Lamorgese, in un'intervista alla Stampa. "Siamo ancora in una fase molto delicata, che da questa settimana ci consente una riapertura delle attività, seppure parziale, e un limitato allentamento delle prescrizioni sui movimenti delle persone", ha osservato la titolare del Viminale (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - I NUMERI DELL'ITALIA: GRAFICHE - COSA SI PUÒ FARE DAL 4 MAGGIO).

Lamorgese: "Controlli per salvaguardare la salute pubblica"

Sulla nuova fase partita oggi, 4 maggio, Lamorgese insiste: "Proprio ora dobbiamo proteggerci e proteggere gli altri dal contagio". E sui controlli, spiega: "Hanno il primario obiettivo di salvaguardare la salute pubblica". "L'indicazione del ministero è che le verifiche dovranno essere svolte con equilibrio tenendo conto delle singole situazioni", ha aggiunto, "per questo si dovrà far rispettare in modo rigoroso il divieto di assembramento, garantendo il necessario distanziamento tra le persone e l'adozione di tutte le cautele".

"Autodichiarazione è strumento di tutela"

Sull’autodichiarazione, che al momento rimane, il ministro sottolinea poi che si tratta di uno strumento di tutela, anche nei confronti dello "stesso cittadino sottoposto a controllo". "Serve, tra l'altro, a dichiarare che non si sta violando la quarantena. Per questo non deve essere vissuta come un inutile adempimento burocratico", aggiunge.

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