Coronavirus, Zaia: “Cinesi mangiano topi vivi”. Ambasciata Cina: offese gratuite, calunnie

Politica

Le critiche dopo un’intervista alla tv Antenna Tre. Il governatore del Veneto poi si scusa: “Parlavo di materiale e video, molti fake, che pesano sulla 'reputazione' di questo virus. Sono stato frainteso e strumentalizzato”. L’ambasciata cinese in Italia: “Basiti”

"Li abbiamo visti tutti i video con persone che mangiano topi vivi". È polemica sulla frase riferita ai cinesi e pronunciata da Luca Zaia all’emittente tv Antenna Tre, durante un’intervista in cui si parlava della diffusione del coronavirus dalla Cina (GLI AGGIORNAMENTI - LA MAPPA DEL CONTAGIO - TUTTO QUELLO CHE C'È DA SAPERE - LO SPECIALE). Il governatore del Veneto si è poi scusato con la comunità cinese, sostenendo che le sue parole sono state fraintese e strumentalizzate: "Mi spiace che qualcuno abbia montato una polemica su questo, non ho mai detto che i cinesi non si lavano. E mi scuso se ho urtato la sensibilità di qualcuno”. L’ambasciata di Pechino in Italia: “Si tratta di offese gratuite che ci lasciano basiti". (TUTTI I NUMERI E LE MISURE ADOTTATE - COME LAVARSI BENE LE MANI,I CONSIGLI OMS - LE TAPPE DELLA VICENDA - COME SPIEGARLO AI BAMBINI)

“Mi dispiace di essere stato frainteso e strumentalizzato”

Zaia, scusandosi, si è detto dispiaciuto “d'essere stato da alcuni frainteso, e da altri volutamente strumentalizzato. La mia era una riflessione che non voleva offendere nessuno, si riferiva alla montagna di materiale e video, molti dei quali fake, che pesano sulla 'reputazione' di questo virus". "È indubbio - continua il governatore del Veneto - che le condizioni che abbiamo qui sono diverse da quella in Cina. Ma il qualunquismo e la generalizzazione non sono nel mio stile. È pur vero, tuttavia, che in un Paese dalle mille sfaccettature, che presenta contesti metropolitani di assoluta innovazione, come Shanghai, Pechino, Shenzhen, ve sono altri che sono agli antipodi". E conclude: "Ho deciso di intervenire personalmente su questo per un fatto di correttezza e lealtà, ma devo dire anche che siamo molto impegnati nella partita del contenimento del virus, e non ho tempo da perdere su queste cose".

L’ambasciata: “Calunnie sul popolo cinese”

Non si è fatta attendere però la reazione dell’ambasciata cinese in Italia, che parla di “calunnie sul popolo cinese” e su Twitter aggiunge: "Ci consola il fatto che moltissimi amici italiani non sono d'accordo con tali affermazioni, e, anzi, le criticano fermamente. Siamo convinti che le parole di un singolo politico non rappresentino assolutamente il sentire comune del popolo italiano, un popolo civile e nostro amico". "Il nuovo coronavirus - prosegue l'ambasciata - è un nemico comune, che richiede una risposta comune. In un momento così difficile è necessario mettere da parte superbia e pregiudizi, e rafforzare la comprensione e la cooperazione al fine di tutelare la sicurezza e la salute comune dell'umanità intera".

Le reazioni politiche

E critiche sono arrivate anche dalla politica: "Trovo le dichiarazioni tv di #Zaia su #Covid2019 e cinesi, decisamente fuori luogo. In questo momento è essenziale scegliere con cura le parole da dire, perché metterci l'uno contro l'altro non sarà di alcuna utilità”, scrive in un tweet la senatrice M5S ed ex ministro della Salute Giulia Grillo. "Siamo sconcertati dalle dichiarazioni del presidente della regione Veneto Luca Zaia che ha perso il suo abituale aplomb e rivelato il volto razzista e becero - rincara in una nota Luana Zanella, dell'esecutivo nazionale dei Verdi e esponente di Europa Verde - Questo è il volto di una classe politica totalmente inadeguata che non può rappresentare il nostro Paese. Dopo la sceneggiata di Fontana, che ha ben pensato di gettare un'intera regione nel panico, credevamo fosse difficile fare di peggio. Ahinoi, le dichiarazioni di Zaia ci riportano in tempi bui che il popolo italiano assolutamente non merita”.

Crimi: "Danni per miliardi"

"Le squallide parole rivolte dal governatore del Veneto Luca Zaia ai cinesi sono intrise di un razzismo ripugnante, che non ci appartiene. Oggi Zaia, ieri Fontana. Quanti miliardi di danni valgono la vergognosa uscita del governatore veneto e lo scoordinato spettacolo in diretta Facebook con la mascherina del governatore della Lombardia? E quanti danni provoca invece il governatore della Sicilia, Nello Musumeci, per il quale 'sarebbe bene che non arrivassero i turisti dal Nord?'". Lo afferma il capo politico del M5S Vito Crimi.

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