L'emendamento per rinviare di un anno la riforma Bonafede è stato respinto con 49 no e 40 sì. Il governo aveva dato parere contrario. Il lodo Conte bis domani sul tavolo del Consiglio dei ministri. La deputata di Iv Annibali: "Per noi è invotabile"
Fallisce il blitz di Italia Viva sulla riforma della prescrizione: con 49 no e 40 sì le commissioni congiunte Affari costituzionali e Bilancio della Camera hanno bocciato il “'lodo Annibali', l'emendamento di Italia Viva al Milleproroghe per rinviare di un anno la riforma Bonafede (COSA PREVEDE). Hanno votato sì i deputati dell'opposizione e di Italia Viva, mentre ha votato contro il resto della maggioranza. Il governo aveva dato parere negativo. La deputata Lucia Annibali, che ha firmato l'emendamento, sottolinea che il lodo Conte bis, che renderebbe definitivo lo stop alla prescrizione solo dopo il secondo grado di giudizio e su cui le altre forze della maggioranza hanno trovato un accordo, per Italia Viva "è impossibile da sostenere, è invotabile".
Annibali (Iv): “Scelta irragionevole”
La bocciatura è stata "una scelta irragionevole", ha commentato la deputata di Italia Viva Lucia Annibali. "Me lo aspettavo - ha aggiunto - è stata una lenta e lunga agonia. Continuiamo a ritenere che il nostro emendamento fosse di buonsenso, che prima si debba lavorare sulla riforma del processo e poi su quella della prescrizione".
Bonafede: “Lodo Conte bis domani in Cdm”
Intanto il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede ha spiegato che “domani il ddl sulla riforma del processo penale e il lodo Conte bis dovrebbe andare in Cdm. Sul lodo Conte bis si sta valutando il veicolo normativo migliore". Bonafede ha sottolineato poi che "non esiste alcun lodo Conte ter. Adesso dobbiamo andare avanti e nel frattempo resta in vigore la riforma della prescrizione".
Governo al lavoro sul veicolo normativo per introdurre il lodo Conte bis
Le divisioni tra Italia Viva e il resto della maggioranza continuano a creare tensione dopo l’accordo tra Pd, M5s e Leu sul lodo Conte bis, ma lo strappo definitivo ancora non c’è stato anche dopo le minacce di Italia viva di sfiduciare il ministro Bonafede: ieri, 11 febbraio, il premier Conte e il ministro Alfonso Bonafede hanno frenato rinunciando a inserire la norma nel decreto Milleproroghe con un emendamento su cui porre la fiducia. Il governo punta quindi a introdurre il "lodo Conte bis" con un altro veicolo normativo - un disegno di legge dell’esecutivo o una proposta parlamentare. La questione sarà sul tavolo del Consiglio dei ministri alle 20 di domani, giovedì 13 febbraio.