Scontro nella maggioranza sulla misura che prevede l'acquisizione della cittadinanza per chi nasce sul territorio italiano dopo le parole di Zingaretti alla convention dei dem a Bologna. Di Maio: "No slogan, cittadini ci chiedono di affrontare emergenze"
"Ci batteremo con i gruppi parlamentari per far approvare lo ius culturae e ius soli, certo che lo faremo". Con queste parole Nicola Zingaretti, segretario Dem, dall'assemblea nazionale del Pd a Bologna, ha dato vita a un aspro botta e risposta tra le forze politiche che compongono la maggioranza di governo. Se il Pd vuole far approvare al più presto la legge che prevede l'acquisizione della cittadinanza a chiunque nasca sul territorio italiano, il M5S è restio e ribatte: "C'è mezzo Paese sott'acqua e uno pensa allo ius soli? Siamo sconcertati". La controreplica del vicesegretario Pd Andrea Orlando: "Pensiamo a più cose insieme". Più tardi, Luigi Di Maio ha ribadito: "In questo momento i cittadini ci chiedono di affrontare delle emergenze. No a slogan. Dobbiamo governare. Ci sono delle priorità" da affrontare.
La proposta di Zingaretti
Alla convention dei dem a Bologna, dove il Pd ha varato il nuovo statuto (566 voti favorevoli, un solo voto contrario e 5 astenuti), Zingaretti ha chiesto che si "rivedano al più presto i decreti Salvini" e ha assicurato una "legge per parità salariale tra donne e uomini". Ma il M5S non ha gradito l'annuncio di voler far approvare al più presto lo ius soli.
Di Maio: "Sono sconcertato"
Per il Movimento 5 stelle non è il momento di pensare a questo tipo di misura, ma la priorità è l'assistenza ai territori danneggiati dal maltempo. "Preoccupiamoci delle famiglie in difficoltà, del lavoro, delle imprese - hanno risposto al segretario del Pd, fonti interne al M5S -. Pensiamo al Paese, già abbiamo avuto uno che per un anno e mezzo ha fatto solo campagna elettorale. Noi vogliamo pensare a lavorare". Concetto ribadito dal leader pentastellato Di Maio. "Col maltempo che flagella l'Italia, il futuro di 11mila lavoratori a Taranto in discussione, qui si parla di ius soli: io sono sconcertato", ha detto da Salerno, ultima tappa del suo tour in Campania. "Siamo al governo per governare e non per lanciare slogan o fare campagna elettorale", ha aggiunto.
La replica di Orlando e Cirinnà
Il botta e risposta però è proseguito. "A molti esponenti dei 5 Stelle sembrerà impossibile - ha prontamente replicato Andrea Orlando - Ma noi riusciamo a pensare anche a due cose nello stessa giornata". Più dura la senatrice Pd Monica Cirinnà che non si spiega quale sia "la relazione tra una battaglia giustissima, in cui il Pd crede profondamente - il diritto di cittadinanza dei bambini nati in Italia da stranieri regolarmente soggiornanti - e i tragici effetti del maltempo di questi giorni". "Sapevamo che il populismo di M5s è spesso alimentato da un benaltrismo fuori luogo - ha infine aggiunto la senatrice -. Nessuno ostacolerà il governo nel soccorso alle popolazioni alluvionate: ciò non toglie che nel frattempo il Parlamento possa lavorare a un accordo serio per ottenere un risultato sacrosanto che riguarda i diritti dei più deboli".
Lega e Forza Italia: "Opposizione durissima"
E nella querelle si è inserita anche Forza Italia sostenendo che il partito di centrodestra farà "opposizione durissima" contro la norma. Ad affermarlo è stata Elvira Savino assicurando che la proposta non passerà. "La legge per acquisire la cittadinanza italiana non si cambia - ha detto l'esponente di FI - va bene quella che c'è adesso e nessuno, tranne evidentemente la sinistra, avverte la necessità di concederla massicciamente agli immigrati". Intanto la Lega è pronta a bloccare ogni intervento del centrosinistra con Matteo Salvini che ha già annunciato di essere disposto "a dare battaglia, dentro e fuori il Parlamento, per fermare lo ius soli ed evitare che si cambino i Decreti Sicurezza".