Salvini: “Arriverò a Palazzo Chigi dalla porta principale. Renzi? Ha paura delle urne”

Politica

Il leader della Lega intervistato da Il Foglio: "Voglio stare in Europa, l'euro è assolutamente irreversibile". Sul caso Russiagate: “Conte smentito da tutti”. Sulla vicenda dei fondi russi: “Non ho mai visto un rublo”

"Io a Palazzo Chigi ci arriverò dalla porta principale, cioè dalle elezioni. Continuano a rinfacciarmi di aver detto 'pieni poteri': un'espressione forse equivoca, ma sarei l'unico dittatore che chiede di dare la parola agli italiani”. A dirlo è il leader della Lega Matteo Salvini che, intervistato da Il Foglio, parla anche del caso Russiagate con cui sta facendo i conti il governo italiano: “Non so se Conte abbia fatto qualcosa di sbagliato ma, a giudicare dalle dichiarazioni degli ultimi giorni, lo hanno smentito tutti". Poi assicura di non voler uscire dall’Europa e sull’euro aggiunge: "Assolutamente irreversibile. Io voglio stare in Europa, e non per passione ideale ma perché nel mondo di oggi l'Italia, fuori dall'Europa, è destinata a non contare nulla". Infine assicura fedeltà all’atlantismo “senza se e senza ma”.

“Renzi ha paura delle urne, cambia idea ogni quarto d'ora”

Parlando poi degli avversari politici, Salvini dice che “Renzi invece ha paura delle urne perché il suo partito è dato fra il tre e il cinque per cento. Una cosa gliela invidio: lui ha la capacità, di cui io sono sprovvisto, di cambiare idea ogni quarto d'ora". "Forse dovrei imparare da questa spregiudicatezza - aggiunge l’ex ministro dell’Interno -: vai al governo per portare a casa ministri, viceministri e sottosegretari, il giorno dopo fondi un nuovo partito. A me fa schifo questo modo di intendere la politica”. E ancora: “Se mai io perdessi la voglia di impegnarmi nella Lega, non riuscirei a cambiare partito, a cambiare squadra, a cambiare casacca. Se faccio una cosa è quella: se mi stanco, non prendo in giro la gente".

“Non ho mai visto un rublo o un dollaro”

Il leader della Lega, poi, commenta il caso Russiagate diventato una questione italiana quando, secondo quanto rivelato dalla stampa Usa, il ministro della Giustizia William Barr ha incontrato a Roma alcuni esponenti dell’intelligence italiana. "Il tempo è galantuomo - dice Salvini -, sempre e comunque. Io cerco di non condizionare mai la mia attività politica dalle vicende giudiziarie, sennò dovrei cambiare idea ogni quarto d'ora". Infine il riferimento alla vicenda dei presunti fondi russi alla Lega: "A me hanno chiesto se avessi preso soldi dalla Russia ma non ho mai visto un rublo o un dollaro. Setaccino pure: non troveranno nulla”. "Savoini? - conclude - A differenza di qualcun altro, io non batto cassa con le querele, nella mia vita non mi ha mai mosso la sete di denaro. Non querelo neanche gli avversari e i giornalisti che ogni giorno me ne dicono di tutti i colori. Penso che se lo facessi avrei già comprato un castello ma io non sono fatto così".

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