Il leader dei pentastellati, a Napoli per la festa di partito, ribadisce che “per i grandi evasori serve carcere o confisca”. “Via superticket entro metà 2020”, promette. Sul Pd: "Non proponiamo alleanza, ma patti civili". Riunione coi ministri per fare punto su manovra
"Il M5S sarà sempre l'ago della bilancia di ogni governo, saremo sempre in Parlamento, per noi è difficile tornare indietro”. A dirlo, dal palco di Italia 5 Stelle - la festa che a Napoli celebra i 10 anni del partito - è il capo politico Luigi Di Maio. "Avervi ieri tutti sul palco è stata la migliore risposta alle scissioni di cui parlano i giornali”, ha detto. "Non restiamo al governo perché costretti, ma finché si possono fare le cose con i voti. Quando i voti in Parlamento non ci sono più possiamo anche andare a votare, c'è una legge elettorale operativa. Per carità, la legge elettorale va toccata" dopo la riforma sul taglio dei parlamentari "ma non deve essere uno strumento per restare obbligatoriamente al governo”, ha aggiunto. Sulla corsa in Umbria con il Pd, poi, ha spiegato: "Quella umbra non è un'alleanza. Molti mi dicono 'Luigi ma allora non possiamo parlare più male del Pd?'. E io dico 'tu puoi farlo, ma sei sicuro che serva ancora parlare male degli altri?'. Noi non proponiamo alleanze regionali con il Pd, noi al massimo proporremo altri patti civili, per liberare le Regioni dalle correnti, dai partiti".
"Per grandi evasori serve carcere o confisca"
Il leader del M5S ha ribadito che sulla proposta di inserire nel dl fisco il carcere per i grandi evasori il partito non deve cedere: "Sul carcere ai grandi evasori, vedrete che diranno che vogliamo mandarli tutti in galera - ha dichiarato -. Quando qualcosa non va bene utilizzano sempre lo strumento del terrorizzare: ma se uno ha emesso fatture false per oltre 100mila euro do una multa di 40-50 mila euro lui sta sempre in attivo, se evade per un milione di euro ancora di più. Non si dica che è una misura contro i commercianti: possiamo colpire i grandi evasori con due modi, il primo è la galera il secondo è la confisca, 'ovvero mi prendo ciò che hai preso’". "Il superticket una delle nostre battaglie, nella legge di bilancio, a inizio 2020 o al massimo entro la metà del 2020 deve sparire per le famiglie”, ha poi chiesto Di Maio.
"Sulla Turchia domani in Ue saremo categorici"
Nel corso del suo intervento, ha parlato anche in qualità di ministro degli Esteri dell’offensiva turca in Siria. "Domani mattina alle 6 parto per il consiglio Ue degli Affari Esteri e lì noi saremo categorici: la Turchia deve cessare questa azione militare, ma soprattutto l'Italia chiederà di bloccare la vendita di armamenti ad Ankara”, ha sostenuto. ”Prima della riunione - ha poi aggiunto - avrò un bilaterale con il ministro degli Esteri francese" Le Drian. "Questo massacro che sta accadendo ha visto la morte di un'attivista del Partito del futuro siriano, la vorrei salutare con un applauso per quello che ha fatto”, ha infine affermato omaggiando Hevrin Khalaf.
Riunione questa mattina con gli esponenti del governo
Questa mattina a Napoli Di Maio ha riunito gli esponenti M5S di governo per fare il punto sulla manovra e il decreto fiscale. Riduzione del cuneo fiscale per le imprese e legare questa misura al salario minimo. È questo, a quanto si apprende, uno dei punti chiave affrontati al vertice, durato ben oltre un’ora.