Il ministro della Difesa, intervistato dal Corriere della Sera, interviene sul dibattito sugli aerei militari. E assicura: rinnovare la flotta aerea italiana "è un bisogno oggettivo e non rinviabile"
Rinnovare la flotta aerea italiana "è un bisogno oggettivo e non rinviabile". A dirlo, in un’intervista al Corriere della Sera, è il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, che è intervenuto anche sul dibattito sugli F35. Contribuire al programma, ha assicurato Guerini, "è un segno tangibile della nostra affidabilità. Senza trascurare il ritorno anche in termini economici".
La partecipazione dell'Italia al programma F35
Il ministro ha ricordato di avere il compito di "assumere decisioni che, nell'interesse nazionale, rispondano ad alcuni punti fermi". "Ho la responsabilità di assicurare efficacia ed efficienza dello strumento militare con numeri - in termini di uomini e mezzi - che soddisfino l'esigenza operativa", ha poi aggiunto, sottolineando: "Posso assicurare che la partecipazione dell'Italia al programma F35 risponde a questi obiettivi ed è dettata da queste necessità".
Guerini: deleghe di Conte ai servizi segreti sono previste dalla legge
Il ministro è poi intervenuto anche sulla richiesta di lasciare le delega ai servizi segreti fatta da Matteo Renzi al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte: "C'è una legge, la 124, che regola questa materia con precisione e puntualità. Specifica che al presidente del Consiglio è attribuita l'alta direzione e la responsabilità generale della politica dell'informazione per la sicurezza", ha spiegato. Per poi aggiungere: "Lui, 'ove lo ritenga opportuno', può delegare le funzioni. Non credo ci sia altro da aggiungere".