Lorenzo Guerini, chi è il ministro della Difesa confermato nel governo Draghi

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Nato a Lodi, nel 1966, è stato direttore del Copasir tra il 2018 e il 2019. Prima era stato sindaco della sua città e deputato. Conosciuto nel Pd per le sue doti di "mediatore", tra il 2014 e il 2017 è stato vicesegretario del partito. È diventato ministro della Difesa nel Conte-bis e ha mantenuto l’incarico anche con Draghi

Lorenzo Guerini è il ministro per la Difesa nel governo Draghi (TUTTI I MINISTRI DEL GOVERNO DRAGHI). Un incarico in continuità dato che ha svolto lo stesso ruolo nel precedente esecutivo, il Conte-bis. Originario di Lodi, con una grandissima passione per il baseball e i San Francisco Giants, nel 2019 si era spostato al dicastero delle forze armate dopo aver ricoperto il ruolo di presidente del Copasir (il Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica).

Dalla presidenza della Provincia di Lodi al Copasir

Laureato in Scienze Politiche, è assicuratore di professione. Ha militato tra gli anni '80 e '90 nella Democrazia Cristiana ed è stato presidente della Provincia di Lodi nel 1995. Dopo due mandati, è stato eletto sindaco di Lodi in quota Margherita e nel 2012 è stato eletto come deputato con il Pd. Fin dai tempi dell'Anci, quando Guerini era sindaco, ha consolidato i suoi rapporti con l'allora collega Matteo Renzi, che era in quel periodo primo cittadino di Firenze. Prima di essere eletto presidente del Copasir nel 2018, Guerini - già deputato - aveva assunto ruoli nella segreteria nazionale del Pd. Nel febbraio del 2014 ha affiancato lo stesso Renzi durante le consultazioni istituzionali per la formazione del nuovo governo, compreso il faccia a faccia che l'ex premier ha avuto con Beppe Grillo. Tra il 2014 e il 2017 è stato anche vicesegretario del Pd con Debora Serracchiani.

Guerini il mediatore

Guerini è da sempre considerato, nel suo partito, un abile mediatore, tanto da essersi aggiudicato il soprannome di 'Arnaldo', in ricordo delle riconosciute qualità dell'ex segretario Dc, Arnaldo Forlani. Ma, fra i dem, ha anche altri nomignoli: da “pontiere" a "Gianni Letta renziano”. Dopo l’incarico al Copasir è diventato ministro della Difesa nel Conte-bis, a settembre 2019. Nel febbraio 2021 Mario Draghi l’ha confermato nello stesso ruolo anche nella sua squadra di governo. 

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