Fiducia Camera, Conte alla Lega: "Coerenti con vostre convenienze". Bagarre in Aula. VIDEO

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Il premier nelle contro-repliche si difende dagli attacchi seguiti al suo discorso: le opposizioni lo accusano di essere un “traditore”. “Arbitrio di un leader non può portare al voto”, dice il presidente del Consiglio. Proteste in Aula: deputato leghista solleva sedia

Nel giorno in cui è stata votata la fiducia a Montecitorio, è scontro alla Camera tra il premier Giuseppe Conte e i deputati dell’opposizione (GLI AGGIORNAMENTI IN DIRETTA - IL DISCORSO DI CONTE). "Non ho mai detto e non dirò mai che voi avete tradito: mi rivolgo alla Lega. Dico che mentre il M5s è stato coerente al proprio programma voi dimostrate di essere coerenti alle vostre convenienze elettorali. Avete sbagliato giuramento perché i ministri che hanno giurato letteralmente hanno giurato di tutelare l'interesse esclusivo della nazione non del proprio partito": così il presidente del Consiglio ha replicato ai parlamentari di Lega, Fdi e Fi che nel corso del pomeriggio, dopo il suo discorso per chiedere la fiducia alla Camera, lo avevano criticato accusando lui e il M5s di essere "traditori" e "attaccati alle poltrone". (LA MANIFESTAZIONE IN PIAZZA - LE FOTO)

"Arbitrio di un leader non può portare al voto"

"Avete parlato di tradimento - ha puntualizzato il premier, rispondendo ai parlamentari che protestavano ripetendo la parola "tradimento" - ma permettetemi di dire che conosco la vostra abilità comunicativa ma ripetere all'infinito queste parole non potrà cambiare la realtà dei fatti: questa è una grande mistificazione. Il fatto di pensare che una singola forza politica o addirittura il suo leader possa decidere ogni anno a suo piacimento o addirittura a suo arbitrio di poter portare il Paese alle elezioni è irresponsabile”. Per Conte, ”addirittura nel ribaltamento delle posizioni si accusa il M5s che ha subito una scelta di tradimento: è assurdo. Il Movimento Cinque Stelle, che io apprezzo e lavoro con loro, ha ritenuto di fare della coerenza con il loro programma il centro della loro attività politica”.

Ovazione della maggioranza

Le parole di Conte sono state accompagnate da una standing ovation della maggioranza, con alcuni esponenti Pd che hanno mandato baci a due mani indirizzati ai leghisti, imitando un gesto tipico di Matteo Salvini. 

Proteste delle opposizioni, deputato leghista alza la sedia

"Elezioni" e "Dignità" invece i cori provenienti dai banchi di Lega e Fdi a interrompere il discorso di replica. “Venduto venduto" si è urlato ancora dall'opposizione di destra. I commessi sono stati inviati dal presidente Roberto Fico a verificare il comportamento di un leghista che nell'ultima fila in alto aveva sollevato leggermente la sua sedia. Dai banchi della destra si è urlato poi “Mai col Pd” ed “Elezioni”, attirando i richiami del presidente anche per la leader di Fdi Giorgia Meloni.

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