Il leader del Movimento alza la posta e consegna a Conte una lista di misure da approvare. I democratici: "Ultimatum inaccettabile, se vuole il voto lo dica"
- Il leader dei Cinque Stelle Luigi di Maio ha consegnato a Conte una lista di 20 punti, ritenuti necessari per la formazione del nuovo governo e ribadito che il M5s vuole concentrarsi "sui temi, non sulle poltrone" (VIDEO - Il totoministri).
- "Basta ultimatum", ha replicato il segretario del Pd Nicola Zingaretti, che nell'incontro con Conte ha ribadito la necessità di un programma di svolta per il Paese
- La delegazione di FdI (assente Giorgia Meloni) ha annunciato "opposizione, senza sconto alcuno" al governo
- La Lega (assente Salvini) ha espresso l'augurio che "non si trovino i voti e si torni alle urne"
- Quanto a Forza Italia, Berlusconi ha accusato il Carroccio di avere "consegnato il paese alla sinistra" e ribadito la contrarietà rispetto alla decisione di non andare al voto.
Conte.
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Conte: lo rende noto Palazzo Chigi. Nella giornata di lunedì, invece, il premier incaricato continuerà le consultazioni incontrando una delegazione di rappresentanti delle popolazioni terremotate e una delegazione di rappresentanti delle associazioni dei disabili
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Buffagni: "Pd irritato? Allora perché incontrano Conte? Per M5S contano temi"
"Luigi Di Maio, ancora una volta, oggi ha voluto parlare di temi e di programma. E che fa il Pd? Si irrita... Sarebbe da ridere se di mezzo non ci fosse il Paese. Se ne facessero una ragione: non è nel dna del M5S parlare di poltrone. Viene da chiedersi, piuttosto, perché il Pd, nonostante l'irritazione, allora sia andato all'incontro per pianificare il programma insieme ai nostri capigruppo e a Giuseppe Conte?, ha detto il sottosegretario M5s, Stefano Buffagni