Dopo il colloquio con Mattarella il segretario dem ufficializza il sì a un Conte-bis, pur non facendo esplicitamente il nome dell'attuale premier, prerogativa che spetta al capo dello Stato. Ribadita però la linea del Pd: "Non sarà una staffetta ma una nuova sfida"
Dopo il colloquio con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, Nicola Zingaretti ufficializza il via libera del Pd a un Conte-bis in un possibile governo insieme al M5s (GLI AGGIORNAMENTI IN DIRETTA - TOTOMINISTRI - FOTOSTORIA DELLA CRISI). Il Pd però ribadisce "risolutamente l'esigenza ora di costruire un governo di svolta e discontinuità". Al termine dell'incontro con Mattarella, Zingaretti ha annunciato: "Alla luce degli equilibri parlamentari abbiamo riferito al presidente di aver accettato la proposta del M5s di indicare in quanto partito di maggioranza relativa il nome del presidente del Consiglio dei ministri. Questo nome ci è stato indicato dal M5s nei giorni scorsi", ha detto Zingaretti non facendo direttamente il nome di Conte ma facendo riferimento a lui: spetta infatti al capo dello Stato fare il nome del presidente del Consiglio incaricato di formare un nuovo governo.
"Nessuna staffetta, nuova sfida da cominciare"
Sul programma di un possibile futuro governo, Zingaretti rilancia la sua linea per una forte discontinuità con il governo Lega-M5s: "Sia chiaro che non c'è alcuna staffetta da proseguire e non c'è alcun testimone da raccogliere ma semmai una nuova sfida da cominciare", afferma il segretario dem. Che poi spiega: “A seguito di un confronto tra Pd e M5S nei giorni scorsi abbiamo definito un primo comune contributo politico di linee di indirizzo da offrire al presidente incaricato".
"Nuovo governo per una nuova stagione politica"
Secondo Zingaretti il nuovo governo dovrebbe portare "una nuova sfida, l'inizio di una nuova stagione, civile, sociale e politica". Serve – afferma - "un governo che chi è alla ricerca di un lavoro e desidera di realizzare qui un progetto di vita”, e che “abbracci una chiara discontinuità delle ricette economiche in chiave redistributiva e di equità sociale" e che promuova "uno sviluppo economico ’verde’”.
"Abbiamo il coraggio di tentare"
Zingaretti ha concluso dicendo che "amiamo l'Italia e crediamo che valga la pena tentare questa esperienza. In tempi complicati come quelli di oggi sottrarsi alla responsabilità del coraggio di tentare è l'unica cosa che non possiamo e non vogliamo permetterci. Intendiamo mettere fine alla stagione dell'odio, del rancore e della paura".