L’eurodeputato ha deciso di lasciare il partito a causa della trattativa avanzata tra Dem e Pentastellati per l'alleanza di governo: "Lavorerò per costruire una casa per chi non si sente rappresentato". Il segretario Dem: "Il Pd ha bisogno anche delle voci critiche"
Carlo Calenda lascia il Pd. Lo ha annunciato lo stesso eurodeputato con una lettera inviata al segretario Nicola Zingaretti e al presidente Paolo Gentiloni. A innescare la decisione, la trattativa del partito con il M5S per una possibile alleanza di governo. La replica del segretario Dem: "In questa sfida il Pd ha bisogno anche delle voci critiche, soprattutto se provenienti da personalità autorevoli e competenti come te. Ho e abbiamo bisogno di te". (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - IL PD DÀ IL VIA LIBERA AL CONTE-BIS - LE FOTO - IL TOTOMINISTRI DEL POSSIBILE GOVERNO CONTE BIS)
"Il Pd ha preso la sua decisione"
"Il Pd ha preso la sua decisione. Ho ritenuto di fare chiarezza prima dell'incontro fra Zingaretti e il Presidente della Repubblica, rassegnando le mie dimissioni”, ha scritto in un tweet Calenda, che nella lunga lettera ai vertici del partito ha annunciato le sue dimissioni dalla direzione nazionale.
"Lavorerò per costruire un’alternativa"
Questa mattina, ospite di una trasmissione radiofonica, l’ex ministro aveva sottolineato: "Lavorerò per costruire una casa per chi non si sente rappresentato da questo rapporto con i 5 stelle che nasce male. Quando il Pd avrà di nuovo voglia di combattere spero di ritrovare alcune persone sulla strada".
Zingaretti: "Solo uniti potremo cambiare il destino di un Paese"
Da Zingaretti però arriva un invito a restare: "Solo uniti potremo cambiare il destino di un Paese che, fino a pochi giorni fa, sembrava trascinato per inerzia verso un declino economico, civile e democratico senza precedenti".
Orlando: "Mi spiace, spero ci ripensi"
"È una decisione annunciata della quale non posso che essere dispiaciuto. Calenda è una personalità importante, mi auguro ci siano delle condizioni perché ci possa riflettere”, ha dichiarato anche il vice segretario del Pd Andrea Orlando "Il Pd è una comunità che sta discutendo dal 26 luglio - ha continuato - Nel frattempo gli scenari sono costantemente cambiati. Mi auguro che Calenda possa essere tra i protagonisti della discussione".