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Crisi di governo, Lombardi (M5s): Sì a governo con Pd, con voto subito aumenta Iva al 25%

Politica

La capogruppo in Regione Lazio, intervistata da Repubblica, fa eco alle parole di Beppe Grillo e apre a un governo del presidente anche con il Pd, invocando "la responsabilità di tutti". Poi attacca Salvini: “Il Parlamento non è ai suoi ordini”.

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“Deve essere chiaro che se si va al voto a ottobre, il primo effetto dell’ingordigia di Salvini” sarà l’aumento dell’Iva al 25%. (GLI AGGIORNAMENTII POSSIBILI SCENARI SULL'IVA) A dirlo è Roberta Lombardi, capogruppo M5s in Regione Lazio e dirigente storica del Movimento, che intervistata da Repubblica sulla crisi di governo - alla vigilia della capigruppo in Senato e a due giorni dalla crisi nel governo - fa spazio all’idea di un voto non immediato, come invece vorrebbe il leader della Lega che auspica un ritorno alle urne già a ottobre. Lombardi, poi, apre a un possibile allungamento della legislatura con l’appoggio delle altre forze di opposizione, tra cui il Pd: “Io penso che ci voglia un’assunzione di responsabilità da parte di tutti. A maggior ragione dopo essere stati al governo con la Lega. E lo dice una che nel 2013 ha rifiutato l’offerta di Bersani: eravamo molto più schizzinosi”. (COS'È L'ESERCIZIO PROVVISORIO

“Prima del voto il taglio dei parlamentari”

Prima del voto, spiega Lombardi, “ci devono essere una serie di passaggi. Il primo è il varo definitivo del taglio dei parlamentari. Un segnale nei confronti dei cittadini stufi della politica, di chi si è rifugiato nell’astensionismo”. “Sposo totalmente la linea di Grillo - ribadisce Lombardi - siamo stati coerenti, ma non siamo fessi. Se Salvini vuole subito il voto, deve capire che il Parlamento non è ai suoi ordini”. (LE DATE UTILI - GLI SCENARI DI VOTO)

“Dovremmo sfiduciare Salvini insieme a tutte le opposizioni”

Poi, aggiunge, “c’è la mozione di sfiducia presentata dal Pd contro il ministro dell’Interno”. E interrogata su un possibile voto del Movimento accanto ai dem e contro il leader della Lega dice: “Dovremmo sfiduciarlo insieme a tutte le opposizioni”. Infine attacca: “La figura del capo politico ha fallito, serve una ledership corale”. (I DIFFICILI RAPPORTI TRA I VICEPREMIER - L'IRONIA SUI SOCIAL - TUTTI I GOVERNI BALNEARI)

Giorgetti: "Prima si vota e prima ci sarà un governo legittimato"

A ribadire la posizione della Lega, che vuole il voto il prima possibile, ci pensa oggi il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti: “Mi sembra di capire che Conte non voglia dimettersi ma voglia farsi votare contro in Aula - ha detto a La Stampa - Prima si fanno le elezioni e prima ci sarà un governo legittimato dal voto".