Vicepremier contro il ministro dei Trasporti, incapace - a suo dire - di misurarsi con “un Paese bello ma difficile”. Aggiunge: “Non voglio altri mesi di litigi, ma se dovessi ritenere che non c'è più strada ne prenderò atto”. Sul dl Sicurezza bis: “Italia più sicura”
“Toninelli non mi sembra all'altezza di gestire le infrastrutture di un Paese bello ma difficile come l'Italia”. Ad attaccare il ministro dei Trasporti pentastellato è ancora una volta il vicepremier leghista Matteo Salvini. Lo fa durante un’intervista a Radio24. “Non voglio regalare agli italiani altri mesi di litigi, polemiche, insulti”, ha aggiunto il leader del Carroccio. Ma ha ribadito: “Sulla Tav si è perso un anno, così come sulla riforma della Giustizia o sull'Autonomia. Sul taglio delle tasse il dibattito è infinito. Se dovessi ritenere che non c'è più strada, non ne faccio una questione personale, bisogna prenderne atto”.
Salvini su sicurezza bis: “Passo in avanti verso un’Italia più sicura”
Il ministro dell’Interno ha parlato anche di altri temi. Sul decreto sicurezza bis (COSA PREVEDE), diventato legge dopo la fiducia di ieri al Senato, ha detto: “Una vittoria della Lega? No, è un passo in avanti verso un’Italia più sicura”. E ha aggiunto: “Pene eccessive per Ong e per i cortei? Aumentano le pene per chi aggredisce le forze dell'ordine usando mazze, bombe carta, caschi e andando in giro col volto coperto. Quindi non riguarda l'operaio che protesta per la crisi aziendale o lo studente che va in corteo. Non è una limitazione della democrazia, è una tutela delle forze dell'ordine. Per quanto riguarda le Ong, c'è la multa e il sequestro dell'imbarcazione in caso di reiterato mancato rispetto delle leggi italiane o internazionali”.
“Salario minimo? Prima taglio delle tasse”
Una battuta anche sul salario minimo proposto dal M5S. “Prima viene il taglio delle tasse. Prima di ridistribuire bisogna crearla la ricchezza”, ha detto Salvini. Infine, a chi gli ha chiesto se è meglio tagliare il cuneo fiscale della flat tax, ha risposto: “L'importante è che ci siano più soldi in busta paga e meno carico fiscale per le imprese”.