Le parole del premier italiano e del presidente russo durante la conferenza stampa. Conte: “Lo stato di rapporti tra Ue e Russia non fa bene alla Russia, all'Ue e all'Italia”. Putin: “Speriamo che Italia porti avanti la posizione di un ritorno dei rapporti a 360 gradi”
“L'Italia lavora perché si creino le premesse per un superamento delle sanzioni". A dirlo è stato il premier italiano Giuseppe Conte, durante la conferenza stampa congiunta, a Roma, con il presidente russo Vladimir Putin al termine del bilaterale Italia-Russia. Il leader del Cremlino è in Italia per una visita di un giorno (FOTO - AGGIORNAMENTI). Tra gli argomenti della conferenza, anche la Libia. “Con Putin l'incontro è stato molto cordiale e molto positivo. Abbiamo confermato l'eccellente stato delle nostre relazioni bilaterali”, ha detto Conte. “Abbiamo avuto trattative molto concrete e costruttive”, ha concordato Putin.
Conte sulle sanzioni: “L’Italia lavora per superarle”
Il tema principale della conferenza sono state le sanzioni imposte alla Russia. "Noi riteniamo che le sanzioni siano un fine, riteniamo che sia un regime transitorio e l'Italia lavora perché si creino le premesse per un superamento di questo stato di rapporti tra l'Ue e la Russia che non fa bene alla Russia, all'Ue e nemmeno all'Italia che potrebbe aumentare le relazioni commerciali”, ha detto Conte. “Per raggiungere questo obiettivo, cui l'Italia è devota, occorre che maturino le circostanze e noi lavoreremo per questo”, ha aggiunto. Le sanzioni, ha detto ancora il presidente del Consiglio, “hanno rappresentato una perdita per tutti, sia per noi che per voi, la nuova dirigenza forse terrà contro di questo. Noi siamo pronti a fare la nostra parte”. Secondo Conte, poi, “per superare questa vertenza, la Russia può recitare un grande ruolo, va ristabilito un clima di fiducia con l'Europa”. D’accordo con Conte anche l’esponente del M5S Alessandro Di Battista. “Mi auguro che le sanzioni si possano cancellare”, ha detto a Sky Tg24 da Polignano a Mare, dove si trova per il festival “Il libro possibile”.
Putin: “Grati all’Italia per la posizione su sanzioni”
“Siamo grati all'Italia per la posizione che consiste nel fatto che bisogna ristabilire il regime pieno dei rapporti” con la Russia, ha detto Putin dopo le parole di Conte. E ha aggiunto: “Comprendiamo che l'Italia è legata con gli impegni europei e non abbiamo nessuna pretesa rispetto agli amici italiani, ma speriamo che l'Italia sulle sanzioni porti avanti la posizione di un ritorno dei rapporti a 360 gradi con la Russia”.
Conte su Libia: “Lavorare per ottenere rapido cessate il fuoco”
Tra i tanti temi della conferenza stampa, anche la situazione in Libia. Abbiamo "convenuto sull'esigenza di sostenere il ruolo dell'Onu e lavorare per ottenere un rapido cessate il fuoco e il ritorno al tavolo negoziale", ha detto Conte. Serve, ha aggiunto, un "processo inclusivo" per ottenere l'obiettivo della "cessazione immediata delle ostilità e la stabilizzazione della Libia". Il premier italiano ha poi invitato “Sarraj ad assumersi le sue responsabilità e a fare di tutto perché crisi umanitarie non esplodano".
Putin: “Nato ha distrutto stabilità Libia”
Putin ha concordato sul fatto che “in Libia la situazione resta pericolosa. Bisogna far sì che sia stabilito il regime del cessate il fuoco, bisogna ristabilire il processo politico con lo scopo finale di evitare la scissione del Paese". Il presidente russo ha spiegato che “noi appoggiamo sia i rapporti con Fayez Sarraj sia quelli con Khalifa Haftar". E ha aggiunto: “Non sarebbe male ricordare da cosa tutto è cominciato. Chi ha distrutto la stabilità della Libia? Per me è stata una decisione della Nato. E questo è il risultato. Abbiamo osservato il caos e la lotta tra vari gruppi paramilitari. Non dobbiamo portare noi un ruolo stabilizzatore" della situazione, "dobbiamo chiederlo a chi" lo ha deteriorato.
Sui dazi: “Vogliamo accordo sia accettabile tra Cina e Usa”
Putin ha parlato anche della situazione dazi tra Usa e Cina. “Noi vogliamo un accordo che sia accettabile tra Cina e Usa. In caso contrario tutta l'economia ne perderà. Dobbiamo fare di tutto perché gli accordi siano raggiunti e le limitazioni unilaterali siano tolte", ha detto.