Il presidente del Consiglio parla da Bruxelles, dove è tornato per il vertice sulle nomine dell'Unione Europea, e rivendica rivendica un portafoglio economico di peso. Su Timmermans: "È scorretto dire che abbiamo fatto asse con Visegrad"
"L'Italia rivendica un portfolio economico di peso" in Europa. Così Giuseppe Conte è intervenuto da Bruxelles, dove è tornato per il nuovo incontro che dovrebbe decidere sulle poltrone chiave dell'Unione Europea.
Conte: "In Commissione vorrei una donna"
"A me piacerebbe un presidente della Commissione donna", ha detto il presidente del Consiglio. Poi, interpellato sui nomi di Angela Merkel e Mario Draghi, ha risposto: "Sono due persone che io stimo, ma che personalmente mi hanno detto di non essere disponibili".
Su Timmermans: "Con Visegrad non c'è un'alleanza precustituita"
Sul blocco di ieri della nomina di Frans Timmermans alla Commissione, Conte ha negato l'asse con Visegrad: "Occorrevano almeno otto Paesi per creare un blocco, ma è scorretto dire che abbiamo fatto strategia o asse con i Paesi di Visegrad. L'Italia ha fatto asse con altri dieci Paesi con cui abbiamo sensibilità diverse: tra di loro c'è Visegrad ma non c'è un'alleanza precostituita".
"L'Europa non offenda i cittadini italiani"
"Ho spiegato ai miei omologhi e ai leader che l'Europa è a 28 non a due, tre o quattro o a blocchi - ha aggiunto il presidente del Consiglio - Io rappresento tutti i cittadini italiani e se l'Italia non partecipa alle decisioni l'offesa non è al presidente del Consiglio, ma a milioni di cittadini italiani che hanno votato".
Bilancio: "Invieremo i nostri documenti ufficiali in Europa. Siamo in linea con le previsioni del 2,04%"
Conte, che già stamattina aveva espresso su Facebook soddisfazione sulla situazione economica italiana, è tornato a parlare anche della procedura di infrazione: "Ieri abbiamo approvato il disegno di legge sull'assestamento di bilancio e possiamo inviare i nostri documenti ufficiali in Europa, mettendo sul piatto oltre 7 miliardi di euro che ci consentono di dire che siamo in linea con le previsioni del famoso 2,04% di deficit/pil nel 2019".