Procedura Ue contro l'Italia, Di Maio: "Saremo responsabili ma non fessi"

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Il vicepremier ha parlato delle misure che Bruxelles ha intenzione di prendere nei confronti del nostro Paese: "Se qualcuno pensa di voler tagliare, troverà un muro in cemento armato nel governo". Poi aggiunge: "Non si va al voto solo perché lo dice l’Europa"

"Dobbiamo affrontare questa procedura di infrazione per tutelare i conti dell'Italia, ma anche per abbassare le tasse. Noi saremo responsabili ma non fessi, sia ben chiaro". Risponde così Luigi Di Maio alla sempre più probabile apertura della procedura di infrazione per debito eccessivo nei confronti del nostro Paese da parte dell'Ue. Lo stesso vicepremier, a Sassari per un tour elettorale in vista delle Comunali di domenica 16 giugno, poi aggiunge: "Se qualcuno pensa di voler tagliare i servizi, le pensioni, le risorse per le scuole e le università troverà un muro in cemento armato nel governo. Quindi responsabilità ma anche lealtà nei confronti degli italiani". (L'AVVERTIMENTO DELL'EUROGRUPPO-LE PAROLE DI JUNCKER)

"Non si va al voto perché lo dice l’Europa"

Sulla possibilità di un voto anticipato post-procedura, Di Maio afferma: "Sarebbe un errore decidere di andare a elezioni anticipate in base a quello che dice l'Europa, ma non si va a elezioni anticipate solo se si fanno le cose concrete". Il leader del M5s, poi, parla di alcuni provvedimenti previsti dal governo: "Occorre tagliare gli stipendi dei parlamentari, introdurre il carcere per i grandi evasori e fare gli interessi dei cittadini. Non voglio restare al governo a vivacchiare o a litigare ma per fare determinate cose. Nell'ultimo trimestre abbiamo visto aumentare i posti di lavoro di 25mila unità. Entro la fine dell'anno saranno circa 140mila. Ma dobbiamo fare di più".

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