Procedura, Conte: "Non servono misure correttive". Eurogruppo: "Rispetto delle regole"

Economia
Il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte e il presidente dell'Eurogruppo Mario Centeno
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Il capo del Governo risponde al presidente Centeno che appoggia le proposte per dare il via alla procedura per debito eccessivo: "I nostri fatti e le nostre azioni sono scritti nei nostri bilanci, nei conti e nelle nostre entrate". Tria: "Porto dati, non chiacchiere"

"I nostri fatti e le nostre azioni sono scritti nei nostri bilanci, nei conti e nelle nostre entrate. Quindi i fatti ci sono". Così il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha risposto all'Eurogruppo che, attraverso il presidente Mario Centeno, ha fatto sapere che sono state ascoltate "le proposte della Commissione Ue sull'Italia e sostiene la richiesta di prendere le misure necessarie per rispettare le regole di bilancio". A chi ha fatto notare che tra una settimana potrebbe scattare la procedura di infrazione per debito eccessivo nei confronti del nostro Paese, Conte ha replicato: "Non abbiamo bisogno di manovre correttive". Intanto, il Commissario Ue agli Affari economici Moscovici ringrazia Centeno per il sostegno e avverte: “Ora continuiamo con il lavoro preparatorio che può portare alla procedura, restando pronti a valutare ogni elemento che l'Italia può portare”. “La porta è ancora aperta, siamo in modalità di ascolto”, ha aggiunto. Sul tema è intervenuto anche il ministro Tria: "L'azione concreta" chiesta dalla Commissione Ue "è far vedere perché noi diciamo che possiamo arrivare ad un abbassamento previsto del deficit di 0,2 punti in meno. Dovremo dargli le cifre, da dove vengono”, ha spiegato. Duro il commento del vicepremier Luigi Di Maio: "Dobbiamo affrontare questa procedura di infrazione per tutelare i conti dell'Italia, ma anche per abbassare le tasse. Noi saremo responsabili ma non fessi".

Moscovici: "Vogliamo evitare procedura, ma regole vanno rispettate"

"Ringrazio Centeno per il sostegno espresso alla nostra valutazione " sull'Italia, "c'è un chiaro sostegno per la nostra analisi e il nostro approccio, ora continuiamo con il lavoro preparatorio che può portare alla procedura, restando pronti a valutare ogni elemento che l'Italia può portare”, ha spiegato Moscovici. "Accolgo con favore gli impegni di Tria e Conte, so che agiscono in buona fede e con buona volontà per un accordo, ma ci servono più dati, più impegni, fatti, e misure necessarie, perché alla fine le regole sono regole e i conti devono tornare”, ha poi aggiunto. ”È in questo spirito che dobbiamo avere scambi con le autorità italiane, in questo momento una procedura è giustificata, vogliamo evitarla, ma per farlo - ha chiosato - dobbiamo assicurare che le regole siano rispettate nel 2019 e 2020”.

Tria: prima della fine di luglio porterò nuovi dati all'Ue

A chi gli ha chiesto se alla Ue basterà quanto promesso, Tria ha risposto: "Dobbiamo raggiungere quel deficit che ho indicato (una riduzione di 0,2 punti, ndr) che è anche compensativo sul mancato raggiungimento dell'obiettivo nel 2018". "Non è un problema di nuove misure o no - ha aggiunto - quello è l'obiettivo, noi pensiamo di raggiungerlo senza variazioni legislative". Poi il ministro dell’Economia ha spiegato che prima della fine di luglio porterà altri dati alla Ue: "Porto dati non chiacchiere", perché "abbiamo maggiori entrate, quindi maggiori ricavi". Nell'incontro con Moscovici, ha spiegato, "abbiamo posto le basi di quello che discuteremo, gli obiettivi del negoziato". E sul Commissario Ue: "Non devo convincerlo con le mie argomentazioni, abbiamo deciso cosa porterò, i negoziati si fanno così".

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