Il segretario del Pd si dice sicuro che il prossimo 26 maggio la lista unica arriverà al 20%. E sul futuro del Governo: " Se cade, subito al voto"
“Quello della nostra lista unitaria per le Europee è l'unico simbolo, che se vince chiude questa fase politica e manda a casa il Governo”. Nicola Zingaretti, ospite a Corriere della Sera Tv, fissa in alto l’asticella, l’obiettivo è il 20% e la lista unitaria lo raggiungerà. Il segretario del Pd va giù duro contro l’esecutivo gialloverde, attacca Salvini e Di Maio “principali responsabili della crisi del Paese” e sulle scelte economiche della maggioranza non ha dubbi:” Trovo scandaloso che gli altri ministri del Governo facciano finta di niente davanti alle parole del ministro Tria, che dice che ci saranno tagli ai servizi e aumenterà l’Iva.”
Zingaretti: “Se cade il Governo subito al voto”
L’urgenza sembra essere una: mandare a casa il Governo. Nessuna via parlamentare, nessun governo tecnico: "Tocca ai cittadini italiani, dopo quello che è accaduto non c’è ricetta economica e sociale che possa funzionare senza un pronunciamento. Questo gioco al massacro non verrebbe meno se si andasse a una soluzione parlamentare. Io credo che l'atteggiamento più corretto sarebbe quello di tornare agli elettori senza governi tecnici".
Zingaretti: “Riapriremo la sezione del Pd a Casal bruciato”
“A Casal Bruciato riapriremo la sezione del Pd. Non si può andare in questi quartieri solo quando esplode la protesta, come ha fatto pure giustamente la sindaca Raggi; bisogna starci 365 giorni all’anno, tornare nei luoghi dove la vita, se non ci sono politica e servizi, può provocare questi istinti”. Durante l’intervista il segretario dem affronta il problema dell’integrazione e tocca anche temi etici e sociali. Sul fine vita auspica una legge, che preveda a breve l’eutanasia e sulla polemica alimentata da Matteo Salvini sulla Cannabis attacca il leader leghista: "La battuta fatta Salvini sui cannabis shop è un'arma di distrazione di massa per nascondere l'aumento della cassa integrazione sulla manifattura italiana. Queste sono bufale, che non risolvono in nulla i problemi dell'Italia e il +25% di cassa integrazione nell'industria è una tragedia sociale".
Il 26 maggio lo scoglio da superare è doppio. Importante il voto per le europee, ma ancora più ostico quello per le amministrative. Ad oggi il Partito democratico governa la maggioranza dei comuni che andranno al voto, conservarli tutti potrebbe essere un obiettivo difficile da realizzare.