La leader di FdI ospite del programma condotto da Sarah Varetto: “Penso sia difficile che non accada nulla alla maggioranza di governo dopo le elezioni europee, siamo ormai all’insulto libero”. Sul caso Siri: “Secondo me agli italiani non frega niente”
“Ci sono solo due partiti che crescono: la Lega e Fratelli D’Italia, che insieme possono fare una maggioranza. Io lavoro per far crescere Fratelli d’Italia in maniera tale che si possa fare un governo, passando per le urne, che non debba dover contare sul Movimento 5 Stelle”. A dirlo è Giorgia Meloni, intervistata da Sarah Varetto nella nuova puntata de “Il Confine” su Sky tg24. “Io penso che sia difficile che non accada nulla alla maggioranza di governo dopo le elezioni europee, molto dipende dal voto, ma anche per il livello a cui è arrivato il dibattito tra i due azionisti della maggioranza. Mi pare che con l’arrivo della campagna elettorale siano arrivati i nodi al pettine delle differenze. Siamo ormai all’insulto libero e gli italiani aspettano che si parli di qualcosa che li interessi. Non so quanto si possa recuperare”, aggiunge la presidente di Fratelli d’Italia. (I SONDAGGI DI SKY TG24 PER LE EUROPEE - QUALI SONO LE EMERGENZE SECONDO GLI ITALIANI)
“Forza Italia deve chiarire alcune cose”
“Nel caso in cui questo governo andasse a casa - ha continuato Meloni - preferirei andare a elezioni e cementare una coalizione in grado di durare cinque anni”. E, interpellata su un eventuale alleanza con Forza Italia, precisa: “Lo vedremo anche sulla base dei risultati delle elezioni europee. Credo che Forza Italia debba chiarire alcune cose, perché non è solo un problema di rapporto con l’Europa: io in Europa voglio cambiare tutto, Forza Italia ha una posizione più disponibile”.
Caso Siri, Meloni: “Agli italiani non frega niente”
Interrogata poi sul caso del sottosegretario Armando Siri, indagato per corruzione, e sulle sue eventuali dimissioni, Meloni ha detto: “Gli elementi per le dimissioni del sottosegretario Siri sul piano del garantismo non c’erano, sul piano dell’opportunità politica è una valutazione che deve fare Siri. Però secondo me agli italiani del tema di Siri non frega niente. Il governo dovrebbe rispondere a domande più significative”.
Meloni: governo dica prima delle europee cosa farà con l’Iva
E tra queste domande più significative, la leader di FdI inserisce il tema dell’aumento dell’Iva. “Trovo scorretto che il governo abbia scritto una cosa nel Def e ne dica un’altra. Nel Documento di Economia e Finanza hanno scritto che l’Iva aumenta perché non sono in grado di trovare i soldi ma vanno in giro a dire in campagna elettorale che non aumenta - attacca Meloni - Non trovo sia un modo serio di lavorare, un governo serio direbbe prima del voto del 26 maggio come copre le cause di salvaguardia per impedire all’Iva di aumentare, così quando la gente vota sa che cosa sta votando”.
“Voglio proporre di mettere la capitale dell’Ue a Roma”
La presidente di FdI ha poi detto di voler “proporre di mettere la capitale dell’Ue a Roma”. “Penso - ha spiegato - che sarebbe giusto avere la capitale dell’Unione Europea non nel posto dove è più comodo mettere gli uffici ma in quello che meglio ne rappresenta l’identità. Roma è capitale del Mediterraneo, della cristianità e d’Italia e secondo me può esserlo anche d’Europa”. È una proposta che faccio - ha aggiunto - Potrebbero anche proporre Atene. Roma non è una città spacciata ma è una città dalle grandi risorse, forse con un sindaco migliore andrebbe meglio”.