Botta e risposta tra vicepremier e governatore del Piemonte, che denuncia la mancata autorizzazione del voto sull'opera in occasione dell'Election Day del 26 maggio. "Doveva convocarlo lui. Io andrei a votare domani mattina", replica il leader leghista
Non si farà la consultazione popolare sulla Tav Torino-Lione chiesta dalla Regione Piemonte. Lo rende noto il governatore Sergio Chiamparino. "Ho ricevuto la risposta del ministro Salvini - spiega - con la quale non si autorizza lo svolgimento della consultazione popolare, prevista dall'articolo 86 dello statuto regionale" nell'Election day del 26 maggio. "Evidentemente - aggiunge Chiamparino - l'opinione dei cittadini fa paura". Replica a stretto giro il vicepremier: "Chiamparino non capisce o fa finta di non capire. Il referendum sul Tav non posso convocarlo, ma andrei a votare domani mattina. La responsabilità è della Regione. Sono Chiamparino, il Pd e la sinistra - che da anni governano la Regione - a non averlo reso possibile. Era potere di Chiamparino prevederlo ma non l'ha fatto. Non prenda in giro i piemontesi", attacca Salvini. Intanto, mentre l'Unione europea ha deciso che finanzierà il 50% dei costi di realizzazione dell'opera, il premier Giuseppe Conte sottolinea: "Si incontreranno il ministro Toninelli e il ministro (francese, ndr) Borne per valutare insieme l'analisi costi-benefici. Il dossier Tav, per come l'abbiamo impostato, è soggetto ad una revisione integrale del progetto. All'esito del confronto" tra i due ministri e "del confronto con l'Ue trarremo le conseguenze".
Il "corridoio Mediterraneo"
La decisione europea è stata resa nota dall'assessore ai Trasporti della Regione Piemonte, Francesco Balocco, che in qualità di presidente dell'Agenzia interregionale per il fiume Po (Aipo) ha partecipato alla visita a Mantova della coordinatrice Europea del Corridoio Mediterraneo Iveta Radicova. Balocco definisce "importante" la notizia, che "conferma quanto anticipato nei mesi scorsi". "Lunedì scorso - spiega Balocco - è stato deciso dall'Unione Europea che i finanziamenti relativi alla prossima programmazione per il corridoio mediterraneo nell'ambito dei progetti per l'interoperabilità, la decarbonizzazione e la digitalizzazione saranno pari al 50%”. “Notizia importante che vale anche per la Torino-Lione e conferma quanto anticipato nei mesi scorsi”, conclude.
Chiamparino: “Un messaggio di confusione inaccettabile”
Chiamparino, intanto, si dice preoccupato anche da alcune posizioni ambigue all'interno del Partito democratico: "Quando il Pd, a livello locale, tratta posizioni in lista con persone non solo dalle convinzioni No Tav (in riferimento alla lista civica per il Comune di Bussoleno, in Val Susa, ndr) ma addirittura con ruolo di spicco in un noto centro sociale antagonista alla Torino-Lione, si lancia agli elettori un messaggio di confusione per me inaccettabile". L'invito di Chiamparino agli organi dirigenti del Pd è a chiarire la vicenda che oggi ha portato il consigliere regionale Antonio Ferrentino, noto per le sue posizioni a favore della Tav, a rinunciare alla candidatura che gli era stata proposta. "Seguo con attenzione e con il massimo rispetto per la loro autonomia le decisioni della coalizione sulla composizione delle liste, anche quando potrei nutrire qualche dubbio", spiega Chiamparino, secondo cui l'eventuale presenza di un noto esponente No Tav in una lista espressione del Pd, per quanto civica, "sarebbe la classica goccia che fa traboccare il vaso".