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Regionali Abruzzo 2019: vince centrodestra. Lega prima. Crolla M5S

Vittoria del candidato Marsilio che conquista oltre il 48% dei consensi. Centrosinistra al 31% con Legnini. I 5 Stelle (Marcozzi al 20%) vedono dimezzarsi i voti rispetto a un anno fa. La Lega, con il 27%, è il primo partito. Il ministro dell'Interno: "Nessun rimpasto"

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Il centrodestra conquista l'Abruzzo. Marco Marsilio, di FdI, (LA SCHEDA),  eletto presidente con il 48,5% dei voti. La Lega è il primo partito, con il 27,54%, il doppio delle Politiche. Il M5s crolla sotto quota 20%, al 19,7%, quasi dimezzando il risultato di un anno fa. Ma Salvini frena sulle conseguenze per il governo. "E' un voto abruzzese, non credo che gli amici dei 5S debbano temere nulla. Al governo non cambia niente, nessun cambio, nessun rimpasto, il lavoro continua", dice. "Un voto chiaro, ma nulla cambia per il governo", fa eco Conte. Nel centrosinistra, il Pd è all'11,13%, la lista Legnini Presidente al 5,56%, lista Abruzzo in Comune al 3,88%. "L'unità del centrosinistra vince anche se la strada è ancora lunga", commenta Nicola Zingaretti.

 

A L'Aquila e Teramo centrodestra supera 50%

Le due province che hanno premiato più di tutte il centrodestra sono state L'Aquila e Teramo: qui il centrodestra ha superato agevolmente la soglia del 50% (all'Aquila addirittura al 53,6%). Rispetto al totale regionale Legnini meglio nelle province dell'Aquila e Chieti, 5stelle castigati a Teramo e L'Aquila al 18% e al 13,2%.

 

Marsilio: "La priorità è la ricostruzione"

Nella notte il lungo abbraccio tra Marco Marsilio, nuovo presidente della Regione Abruzzo, e la leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, al comitato, a Pescara, aveva sancito il successo di FdI, che si avvia così a guidare la prima regione nella sua storia. "Con questa squadra daremo un futuro all'Abruzzo come meritano gli abruzzesi. Ringrazio tutti i partiti della coalizione con cui abbiamo fatto un lavoro straordinario", ha detto il neo presidente.
 

Salvini: "Grazie Abruzzo"

"Grazie Abruzzo! Grazie Italia. Più forti degli attacchi, delle bugie e delle polemiche: da domani al lavoro", ha commentato il ministro dell'Interno su Twitter. Per Silvio Berlusconi, invece, il risultato "apre una pagina nuova per l'Abruzzo ed è un momento importante per il futuro del centro-destra e della politica italiana". "E' una giornata storica per Fdi e in Abruzzo si afferma un modello esportabile anche a livello nazionale", sottolinea Giorgia Meloni. 
"Siamo oltre il 30%, vorrei ricordare che l'anno scorso il centrosinistra in Abruzzo compreso Leu ha conseguito un risultato del 17,6%, abbiamo avuto 10 punti in più ma non è stato sufficiente. Si tratta di un punto di partenza per il centrosinistra, io penso che questa formula di un centrosinistra allargato e popolare sia la formula giusta e ripartire da oltre il 30%, ottenuto in due mesi, mi sembra un risultato importante". Così a sua volta Giovanni Legnini, mentre la candidata dei 5S Sara Marcozzi attacca: "Non è la sconfitta del M5s ma della democrazia. Noi abbiamo tenuto rispetto alle precedenti regionali, altri hanno fatto grandi ammucchiate come hanno potuto vedere gli abruzzesi".

 

Test elettorale per il governo

Il M5S paga non solo la sua idiosincrasia con le Regionali - e il rifiuto a qualsiasi alleanza con altre liste, anche civiche - ma, stando ai risultati, anche la sua esperienza di governo. Il risultato, in netto calo rispetto alle politiche del 4 marzo, potrebbe avere potenziali conseguenze nefaste per l'equilibrio interno del Movimento: l'ala ortodossa, potrebbe farsi sentire già nelle prossime ore aumentando il pressing su Di Maio a cominciare da alcuni voti cruciali, come quelli sul caso Diciotti o sulle autonomie. E il rischio, per Di Maio, è di ritrovarsi stretto tra il pressing del dissenso interno e il crescere - sull'onda del voto in Abruzzo - dell'Opa di Salvini.  La Lega conferma invece di essere il traino del centrodestra in un Abruzzo che, solo 11 mesi fa, rappresentava la Regione più a Nord in Italia dove FI aveva superato l'allora Carroccio.
- di Redazione Sky Tg24

Patuanelli: ci aspettavamo risultato migliore


 

- di Redazione Sky TG24

Conte: abbiamo 4 anni di governo avanti a noi 

"E' dal primo giorno che sento previsioni su una crisi di governo ma queste sono state sempre contraddette". M5S e Lega "possono avere a volte opinioni diverse ma hanno dato prova di avere un solo obiettivo: migliorare le condizioni economiche, sociali e culturali del Paese". Lo afferma in un'intervista a Politico.eu il premier Giuseppe Conte interpellato su possibili effetti del voto in Abruzzo. "Abbiamo 4 anni di governo davanti a noi, 4 anni di cambiamenti e di riforme strutturali", spiega. 
- di Redazione Sky TG24

Salvini: "M5s non faccia drammi. Chi ha perso è il Pd"

"Capita ogni tanto una battuta d'arresto, a me ne sono capitate di molto peggiori e più pesanti. Il Movimento 5 stelle ha preso quello che  aveva preso cinque anni fa, noi abbiamo esperienza amministrativa, storia e struttura che ci avvantaggiano, non credo ne debbano fare un dramma". Lo ha detto il leader della Lega e vicepremier Matteo Salvini, commentando all'Aquila la vittoria del centrodestra alle elezioni regionali in Abruzzo, dove il Movimento Cinque Stelle si è posizionato al terzo posto dopo Lega e centrosinistra. "Se uno guarda a chi ha perso, è la sinistra, il Pd, che può camuffarsi, inventarsi, nascondersi, fare 38 liste civiche, ma non cambia", ha aggiunto.
- di Redazione Sky Tg24

Zingaretti, "Sola speranza è nuovo Pd aperto e unito"


"Io lo dico da mesi. Noi possiamo dare una speranza solo con un nuovo Pd aperto, piu' unito e piu' unitario. Giovanni Legnini in pochi mesi ha cercato di costruire questo e non ce l'abbiamo fatta perche' ha vinto certamente la Lega e questo gli va riconosciuto": lo ha detto il presidente della Regione Lazio e candidato alla segreteria del Pd, Nicola Zingaretti, oggi a Catania per la tappa del suo tour 'Piazza Grande'. "Pero' c'e' un modello di alternanza che vede un centrodestra contro un nuovo centrosinistra possibile. Io penso e lotto - aggiunge - affinche' il nuovo Pd esca e uscira' il 3 marzo facendo esattamente questo. Il nuovo Pd e' il nuovo centrosinistra: basta con l'isolamento, con l'atteggiamento borioso sulle alleanze, ci vuole molto piu' radicamento sociale e soprattutto una nuova agenda che e' fatta su una parola sola: lavoro. Bisogna fare di tutto in questo Paese per creare lavoro perche' la propaganda di Salvini e Di Di Maio e' su tante cose, ma nasconde una tragedia che sta accadendo in Italia: crollo del lavoro, della produzione industriale, del Pil, siamo isolati a livello internazionale e per nascondere questo ogni giorno se ne inventano una. Cosi' non si fanno gli interessi degli italiani come dice Salvini, ma di chi gestisce il potere in questo momento".

- di Redazione Sky TG24

Legnini: aprire al civismo contro il sovranismo

"La nostra proposta politica è stata valida e questo vale per l'Abruzzo e anche per il nostro Paese a condizione che si provveda a strutturare un centrosinistra unito che si apra al civismo contro il sovranismo". Così il candidato alla presidenza della Regione Abruzzo per il centrosinistra, Giovanni Legnini, in conferenza stampa all'Aquila, nella sede del Consiglio regionale, ha commentato la sconfitta della coalizione nei confronti del centrodestra guidato dal senatore Marco Marsilio (FdI).
L'ex vicepresidente del Consiglio superiore della Magistratura ha poi dichiarato: "Il Pd che voglio ringraziare per la partecipazione e sostegno al progetto da solo non puo' bastare, ma e' importante rilanciare la funzione e riprendere vigore". Per Legnini si tratta di "un risultato che segna un punto di ripartenza e ci incoraggia ad andare avanti sulla linea tracciata; noi lo faremo in Consiglio regionale e sul territorio, andando tra la gente per continuare questa battaglia sui diritti". Nel fare al presidente Marsilio gli auguri di buon lavoro, Legnini ha sottolineato che il risultato del centrodestra e' scaturito da una Lega trainante, "un verdetto atteso, anche se non in questa misura, e anche da un utilizzo disinvolto degli uomini di governo. In tal senso non ho mai visto prima un ministro dell'Interno, responsabile della sicurezza, stare in Abruzzo dieci giorni in campagna elettorale o un ministro dell'Istruzione fare campagna elettorale nelle scuole o un ministro della Sanita' in ospedale. Mi preoccupa un certo smarrimento del senso delle istituzioni. Vedremo cosa sapra' fare Marsilio", ha concluso.
 
- di Redazione Sky TG24

 

Abruzzo, vince Marco Marsilio di Fratelli d'Italia

- di Redazione Sky Tg24

Calenda: anche a Europee andare oltre Pd

Ripetere alle elezioni europee l'esperienza del centrosinistra che in Abruzzo ha saputo "andare oltre il Pd", guidato da un candidato forte che potrebbe essere Paolo Gentiloni. Lo ha detto Carlo Calenda, contattato dall'Ansa, commentando il voto in Abruzzo.
- di Redazione Sky TG24


Zingaretti: ringrazio Legnigni che partiva da situazione catastrofica

- di Redazione Sky Tg24

 

Toti: il Centrodestra unito vince, M5s paga prova di governo

- di Redazione Sky Tg24

Istituto Cattaneo: per M5s segnale di inversione crescita

Il Movimento 5 Stelle è il vero sconfitto delle elezioni regionali in Abruzzo. E' quanto emerge dall'analisi dei dati sulle elezioni regionali fatta dall'Istituto Cattaneo di Bologna. Il voto abruzzese, secondo i ricercatori coordinati da Marco Valbruzzi, non segna solamente una battuta d'arresto, ma "sembra essersi invertito un trend di crescente espansione elettorale". Un risultato che "non può essere derubricato come un calo fisiologico di un partito che sconta ancora un debole radicamento territoriale, ma e' un primo e rilevante campanello d'allarme". Del calo dei 5 stelle beneficia soprattutto la Lega, che nelle elezioni di cinque anni fa non era addirittura presente.
- di Redazione Sky TG24

Sibilia: speravo andasse meglio. Lavorare con più impegno

"Direi che certamente le elezioni in Abruzzo speravamo andassero meglio". Così il sottosegretario all'Interno, Carlo Sibilia (M5s), all'indomani del voto in Abruzzo che ha registrato un notevole calo per i 5 Stelle.  "Sono certo che tutti tra attivisti e candidati abbiano dato il massimo - aggiunge - consolidiamo i 7 consiglieri. Reddito di cittadinanza, quota 100, l'abbassamento del costo del lavoro e gli altri effetti positivi della manovra appena approvata daranno i primi frutti nei prossimi mesi. Per il cambiamento serve un po' di tempo, per questo dobbiamo lavorare con ancora più impegno di prima, fieri di quanto fatto finora. Migliorando sempre".
- di Redazione Sky TG24

Nicola Calandrini subentra a Marco Marsilio in Senato

Sarà Nicola Calandrini a subentrare in Senato a Marco Marsilio, eletto oggi presidente della Regione Abruzzo. Nato a Latina il 5 novembre del 1966, Calandrini - coordinatore provinciale di Fratelli d'Italia - è infatti il primo dei non eletti nella lista di FdI per il collegio della città laziale. 
- di Redazione Sky TG24

De Falco (M5S): è l'effetto della deriva verso destra

"Il risultato delle elezioni in Abruzzo è l'effetto da un lato di aver abbandonato la propria funzione moralizzatrice e dall'altro di aver preso una deriva verso finalità più consone alla destra. Sarebbe il caso a questo punto di fermarsi a riflettere e discutere in maniera democratica all'interno del movimento". Commenta così il senatore Gregorio De Falco, espulso dal Movimento 5 stelle, la sconfitta del candidato M5S nelle regionali in Abruzzo.
- di Redazione Sky TG24

Giachetti: grave violazione di legge di Salvini


In Abruzzo "ha vinto il centrodestra, ma per commentare i risultati bisognerà aspettare ancora qualche ora" per avere i dati definitivi; "ma nel frattempo una cosa è certa: Matteo Salvini il ministro dell'Interno ha violato per ben tre volte il silenzio elettorale imposto dalla legge. Già che sia violato è grave, che a farlo sia il ministro dell'Interno che dovrebbe garantire la legge è ancora più grave". Lo ha detto nella sua video-rassegna su Facebook Roberto Giachetti, candidato alla segreteria del Pd. 
- di Redazione Sky TG24

Di Stefano: paghiamo di non aver fatto ammucchiate

 
"Paghiamo sempre il fatto di essere l'unico partito che ha il coraggio di andare da solo con un'unica lista, mentre abbiamo di fronte mega ammucchiate con le 9 liste del centrosinistra, dove il Pd non arriva neanche al 10%, e con le 6-7 liste del centrodestra". Lo ho detto il sottosegretario agli Esteri, Manlio Di Stefano (M5s) in un'intervista a InBlu Radio, il network delle radio cattoliche della Cei, commentando le elezioni in Abruzzo.
- di Redazione Sky TG24