Orlando iscrive quattro migranti all'anagrafe in deroga al decreto Sicurezza

Politica

Il sindaco di Palermo ha firmato di suo pugno i provvedimenti vietati dal decreto Salvini. "Un atto dovuto", ha spiegato, di cui si assume la piena e unica responsabilità

Leoluca Orlando, il primo cittadino di Palermo, ha firmato i primi provvedimenti per l'iscrizione all'anagrafe di quattro stranieri con permesso di soggiorno in corso per motivi umanitari e come richiedenti asilo, nonostante il decreto sicurezza lo vieti. Si tratta di quattro migranti bengalesi e libici tra i 26 e i 49 anni.

Il sindaco si assume la piena e unica responsabilità dell'atto

Dopo le verifiche di legge da parte della polizia municipale, sarà formalizzato il rilascio della residenza con l'iscrizione degli stranieri sul portale anagrafico attraverso le credenziali d'accesso del sindaco, che così si assume la piena e unica responsabilità dell'atto. I quattro provvedimenti erano stati ritenuti "irricevibili" dall'anagrafe alla luce del decreto Salvini, ma il sindaco ha deciso di agire direttamente come "ufficiale di governo e ufficiale d'anagrafe". Orlando fa riferimento "alle statuizioni a livello internazionale e alla vigente normativa costituzionale italiana per evitare, in caso di errata applicazione, il rischio di violazione dei diritti umani e conseguente violazione della legge umanitaria internazionale, al fine anche di non pregiudicare l'attuazione dei diritti fondamentali della persona". Per Orlando, "è obbligo del sindaco rispettare la Costituzione e ad essa adeguare la propria attività, procedendo ad una doverosa lettura costituzionalmente corretta e sistematicamente adeguata". Sono200 le pratiche in attesa.

“Firmare questi provvedimenti è un atto dovuto”

"Firmare questi atti è per un sindaco che ha giurato fedeltà alla Costituzione e allo statuto comunale un atto praticamente dovuto – sottolinea Orlando, perché questi due 'estremi' del nostro diritto, in sintonia l'uno con l'altra, ci dicono che la tutela dei diritti collettivi va di pari passo con la tutela dei diritti dei singoli perché solo così si garantisce e si costruisce vera sicurezza di tutta la comunità locale". Il provvedimento amministrativo, ha concluso,   "ha basi giuridiche ed amministrative solide anche se so già che qualcuno parlerà di provvedimento politico per distogliere dal suo contenuto più profondo: la tutela dei diritti di tutti e di ciascuno, come garanzia delle libertà per tutti e per ciascuno".

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