Il premier alla Camera mette però un paletto: non alterare i contenuti. Stessi toni per Di Maio che parla di "dialogo a oltranza". Tria: tentiamo di contrastare rischi di una terza recessione. Botta e risposta Salvini - Moscovici
Misure ancora "in via di definizione" o che possono essere "rimodulate" nel percorso parlamentare della legge di bilancio. Dopo la bocciatura ufficiale della manovra italiana da parte della Commissione europea e in vista dell'incontro tra il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte e il presidente della Commissione, Jean Claude Juncker, il governo sembra tentare un riposizionamento. Il premier Conte apre alla possibilità di “rimodulare alcuni interventi” e anche il vicepremier Luigi Di Maio afferma che “non ci deve essere il muro contro muro ma dialogo a oltranza" anche se, precisa, “non si possono tradire gli italiani”. Per Matteo Salvini invece la situazione non sembra cambiata più di tanto e di passi indietro, come annuncia il leader della Lega, l'Italia non ne farà (COSA SUCCEDE ORA).
Tria: possibili effetti sui mutui
Un tentativo di ricucire è arrivato anche da Tria, che sabato parteciperà alla cena con Juncker insieme a Conte, sempre più convinto dell'opportunità dell'appuntamento. In un intervento quasi parallelo a quello del premier, ma stavolta davanti al Senato, l'invito del titolare del Tesoro è stato ancora una volta quello di "sdrammatizzare i toni" sia nel dibatto esterno che in quello interno. "C'è la necessità di affrontare i rischi" di una recessione, ha sottolineato, "in modo congiunto e senza pregiudizi". Anche perchè a farne le spese potrebbero essere a breve anche famiglie e imprese: se infatti lo spread si manterrà su livelli alti, ha ammesso il ministro, l'effetto si farà sentire anche sui tassi dei mutui.
Scontro Salvini - Moscovici
Si accende però uno scontro al vetriolo tra Moscovici e Salvini. "Non può esserci una trattativa da mercanti di tappeti", dice il commissario Ue. "Il popolo italiano non è un popolo di mercanti di tappeti o di accattoni". Conte si fa dunque mediatore: "Nessuna ribellione, siamo responsabili", ha detto il premier durante l'intervento in Aula. Nella risposta all'Unione Europea, "ribadiremo e puntualizzeremo gli effetti della manovra sulla crescita: ci sarà un'accelerazione degli investimenti" dice il premier e, tendendo la mano alla Ue, aggiunge: "Ci sarà anche una rimodulazione in Parlamento di alcuni interventi se possono accrescere gli effetti positivi sulla crescita senza alterare ratio e contenuti".
"Rapida discesa del debito attraverso dismissione e monitoraggio spesa"
Il governo ribadirà a Bruxelles di aver messo in campo azioni finalizzate a favorire "una rapida discesa del debito, attraverso la dismissione di assets non strategici già nel 2019, per un valore pari a circa l'1% del Pil" e di aver "previsto strumenti di stretto monitoraggio - con cadenza infrannuale - della spesa, allo scopo di garantire il rispetto assoluto del rapporto deficit/Pil nel 2019". E se "l'Ecofin dovesse decidere di aderire alla raccomandazione della Commissione” e quindi di dare il via alla procedura di infrazione, “chiederemo tempi di attuazione molto distesi”, ha affermato Conte. “Questo tempo ci servirà per consentire alla manovra economica di produrre i suoi effetti sulla crescita e, grazie a questo, di ridurre il debito pubblico”.
Con il Dpcm 36 miliardi di investimenti
Conte ha quindi ricordato sugli investimenti che il governo, da una parte, sta per adottare in via definitiva il Decreto ministeriale (Dpcm) che ripartisce le risorse, pari a 36 miliardi, del Fondo per gli investimenti e lo sviluppo infrastrutturale del Paese. Dall'altra sta lavorando al decreto di ripartizione dei fondi stanziati per il 2019. "Sono sufficienti poco più di 900 milioni per garantire la messa in opera di infrastrutture del valore di quasi 2 miliardi di euro. L'effetto sull'economia di questi interventi sarebbe immediato. Tra questi interventi, assumono una priorità assoluta quelli contro il dissesto idrogeologico. Le spese per questi interventi dovranno essere considerate nel quadro delle regole di flessibilità, già previste dalla normativa europea".
Conte: "Sforiamo per crescita, Ecofin valuti i nostri argomenti"
Nel suo intervento il premier si è soffermato anche sui motivi per cui il governo ha rimandato la manovra senza cambiamenti dopo la prima bocciatura della Commissione Ue: "Poiché la divergenza con le raccomandazioni dell'Ecofin riguarda la previsione dei numeri di finanza pubblica, in particolare il deficit e debito per il triennio, confidiamo che le argomentazioni che forniremo saranno oggetto di attenta valutazione da parte dei membri dell'Ecofin", ha aggiunto.
Al centro "investimenti pubblici e accumulazione di capitale"
Nella risposta all'Ue sugli effetti della manovra il governo intende spiegare che “ci sarà un'accelerazione degli investimenti e rimodulazione in Parlamento di alcuni interventi se possono accrescere gli effetti positivi sulla crescita senza alterare ratio e contenuti", ha detto Conte ai deputati in Aula. "L'impulso alla crescita ci sarà con l'accumulazione di capitale e al centro del progetto ci sono investimenti pubblici che devono favorire quelli privati con un aumento del recupero delle forze lavoro del settore privato". Il governo prevede poi anche un "aumento complessivo della sua produttività garantito dal ricambio generazionale a seguito degli interventi sulle regole di pensionamento".