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Manovra, tassa sulla Coca Cola per rivedere Irap. Bussetti: vada alla ricerca

Politica

Un emendamento gialloverde, ora al vaglio della commissione Bilancio, prevede l’istituzione di questa tassa, per coprire l'esclusione dall'Irap delle partite Iva fino a 100mila euro. Il ministro Bussetti chiede che gli introiti vadano a università e ricerca

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Tassare le bevande zuccherate come la Coca Cola per coprire l'esclusione del regime Irap per le partita Iva fino a 100mila euro. È questa la proposta arrivata da M5e e Lega con un emendamento alla manovra, che è già stato approvato in commissione Finanze e che ora dovrà essere esaminata dalla commissione Bilancio. L'emendamento, a prima firma dell'esponente pentastellata Carla Ruocco e sottoscritto da alcuni deputati leghisti, prevede come copertura principale la revisione delle spese fiscali.

Introiti potrebbero andare a università e ricerca

Gli introiti della nuova tassa, o almeno la maggior parte di essi, potrebbero essere utilizzati per università e ricerca: il ministro dell'Istruzione Marco Bussetti rivendica le risorse per il suo dicastero. "Utilizzeremo la 'sugar tax' per trovare i 100 milioni che servono all'università e incrementeremo il Fondo ordinario", ha detto Bussetti a proposito dell'emendamento in un'intervista a Repubblica. Anche il viceministro Lorenzo Fioramonti, interpellato dal quotidiano, conferma che "questa tassa ha un doppio valore, ridurrà le malattie cardiovascolari, diminuendo l'utilizzo di zuccheri nelle bevande, e aiuterà a far crescere l'università e la sua ricerca". La presidente della commissione Ruocco, contattata dallo staff di Bussetti, avrebbe spiegato che l'80% degli introiti della nuova tassa potrebbe essere girato alla ricerca.

Gli emendamenti alla manovra

La proposta di modifica è una delle tante in discussione in commissione alla Camera. Si tratta di emendamenti “mirati”, che poi arrivano sul tavolo della commissione Bilancio, cui spetta l'ultima parola. Nel caso specifico, dall'emendamento Ruocco, secondo alcune stime, si potrebbero ricavare circa 200 milioni di euro (I PILASTRI DELLA MANOVRA).