Pd, Martina annuncia le dimissioni da segretario: “Mandato concluso”

Politica
Maurizio Martina al Forum Dem, a Milano (Ansa)

L’ex ministro del governo Renzi, al forum del partito a Milano, indica nell’11 novembre la data per svolgere l’Assemblea nazionale dei Dem che dovrà portare al Congresso. Poi apre alle alleanze per le Europee e attacca Salvini e Di Maio

Maurizio Martina (CHI E') ha annunciato le dimissioni dalla segreteria del Pd. "Si completa oggi il mandato che ho ricevuto all'Assemblea nazionale di luglio. Nei prossimi giorni com'è giusto che sia, con la segreteria nazionale, noi concluderemo questa fase, perché questo era il mandato". Queste le parole di Martina nel discorso di chiusura del Forum tematico Dem, a Milano. Martina, contemporaneamente, ha indicato nell'11 novembre la data "buona" per svolgere l'Assemblea nazionale che dovrà portare al Congresso. Per Martina il Pd "ha delle energie" che potrebbero essere utilizzate "a partire dalle Europee" in programma a maggio. L'ex ministro non ha escluso alleanze: "L'alternativa è più grande di noi e possiamo organizzarla, a partire dalle Europee – ha aggiunto Martina -  Qualcosa avanza, qualcosa può essere spostato oltre il confine che rappresentiamo. Sono convinto che con la fatica di tanti, una prospettiva progressista e europeista batterà questo mostro che si aggira per l'Europa e che vuol distruggere il nostro futuro".

“Abbiamo avuto mancanze e limiti”

Il segretario uscente si è detto “orgoglioso del lavoro fatto in questi anni, ma proprio perché sono orgoglioso sono il primo ad essere irrequieto per le risposte mancate, non per dare la responsabilità a uno di noi ma per prendermi una corresponsabilità”. Martina, parlando del Pd non ha esitato ad ammettere: “Abbiamo avuto mancanze e limiti”.

“Radicalità necessaria”

Tracciando un bilancio del Forum, Martina ha sottolineato che "in questa due giorni sono emerse alcune parole chiave di un riformismo radicale. Io non sono un rivoluzionario, ma la radicalità è tratto necessario della sfida che abbiamo davanti”. L’ex ministro delle Politiche agricole del governo Renzi ha poi ricordato le quattro parole su cui si incentra la carta dei valori del Pd: emancipazione, lavoro, ecologia e cittadinanza.

“Manovra da ladri di futuro”

Nell’intervento di Martina non sono mancate le critiche alla manovra del governo composto da Lega e M5s. "In sole 2 settimane hanno bruciato il valore dell' Imu per la prima casa. E' una manovra da ladri di futuro, compromette giovani e donne. C'è una gigantesca questione generazionale e le prime vittime saranno gli italiani. Quando cresce il debito diminuisce la nostra libertà. Salvini e Di Maio prima di twitter dovreste rispondere di questo”, ha detto Martina.
Per Martina, Salvini e Di Maio ”si sono riempiti la bocca di sovranismo e sovranità ma stanno svendendo l'Italia. Hanno attaccato il presidente della Bce (Mario Draghi) ma noi lo ringraziamo. Sono andati a Mosca come se l'Italia fosse in vendita”.

Sala e Gentiloni: “Subito il congresso”

Al forum di Milano, è emersa, da parte di alcuni dei big Dem, l’urgenza del congresso. Lo ha fatto per esempio l’ex premier Paolo Gentiloni. "Vedremo come ci presenteremo alle elezioni, intanto qui a Milano c'è una buona atmosfera di ripresa. Il congresso? Prima si fa e meglio è”. Ma anche Beppe Sala, sindaco di Milano: “Al congresso non voterò come non ho votato al precedente. Ma ribadisco il fatto che è importante che ci sia presto un segretario legittimato. Quindi facciamolo subito”.

Cuperlo: “Serve chiarezza”

Per Gianni Cuperlo, invece, servirebbe un congresso all'insegna della "chiarezza" che sciolga "l'ambiguità" sulla continuità o meno con le politiche seguite dai precedenti governi Renzi-Gentiloni. Cuperlo ha fatto riferimento anche a "un fantasma che aleggia" ovvero Renzi (L'EX PREMIER ALLA LEOPOLDA 9) e la sua decisione rispetto all'imminente congresso. “Io - ha detto Cuperlo - farò la mia scelta, sosterrò la radicalità”.

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