Il vicepremier contro il presidente della Bce che ha inserito l'Italia "tra le incertezze dell'Eurozona". Salvini: "Non torniamo indietro di mezzo millimetro". Juncker: faremo altre domande. Dijsselbloem: “Se non cambia, Italia in bancarotta". Critiche anche da Tajani
"Secondo me siamo in un momento in cui bisogna tifare Italia e mi meraviglio che un italiano si metta in questo modo ad avvelenare il clima ulteriormente". E' il duro commento del vicepremier Luigi Di Maio a proposito delle dichiarazioni di ieri del presidente Bce, Mario Draghi, secondo cui l’Italia, come la Brexit e la guerra commerciale, "è fra le incertezze per lo scenario economico dell'Eurozona". Secondo Di Maio, "stiamo facendo una manovra di bilancio che dà alla parte più debole”. Anche l'altro vicepremier Matteo Salvini, come l'alleato, si dice "convinto della bontà delle scelte di questo governo" e assicura: "Non torneremo indietro di mezzo millimetro". E sa chi chiede se sia preoccupato per un'eventuale procedura di infrazione dell'Ue risponde: "Oggi paghiamo 600 milioni di euro all'anno per infrazioni europee, non sarebbe un unicum" (LO SPREAD OGGI). Intanto in un'intervista allo Spiegel, il presidente della Commissione Juncker ha detto: "Faremo altre domande e rivedrò Conte". Critico il presidente del Parlamento europeo Tajani: "Manovra brucia risparmi degli italiani".
Di Maio: "Non ho paura del giudizio delle agenzie di rating"
Sulle parole di Draghi, Di Maio ha spiegato: "In questo momento vedo da alcuni ministri di altri Paesi, come quelli tedeschi, molto più rispetto per quello che stiamo facendo che dal capo della Bce che viene a dire che il clima di tensione in Italia è un problema". E prima del giudizio di Standard & Poor's (COSA SONO LE AGENZIE DI RATING) sul debito sovrano dell'Italia Di Maio afferma: "Non ho paura. Abbiamo un debito privato quasi inesistente e questo crea una stabilità economica" per il Paese. E sulla possibilità di intervenire a sostegno degli istituti in caso di crisi: "Sostenere le banche - dice - non significa prendere soldi dagli italiani".
Salvini: "Non salterà nessuna banca, nessuna paura dello spread"
"Nessuna banca salterà" assicura poi Salvini, secondo cui, "se qualcuno pensa di speculare sulla pelle dei risparmiatori e degli italiani, sappia che c'è un governo e c'è un paese pronto a difendere le sue imprese, le sue banche e la sua economia, costi quel che costi”. Paura dello spread? "No. Ne avrei paura se non fossi convinto della bontà della manovra. Sono convinto che anche la finanza come l'Europa ci riconosceranno la bontà di questa manovra", conclude il vicepremier.
Juncker: faremo altre domande e incontrerò Conte
Sulla manovra italiana è intanto intervenuto il presidente della Commissione Ue Jean-Claude Juncker, che in un'intervista allo Spiegel ha detto: "Nei prossimi giorni porremo altre domande. Incontrerò anche di nuovo il presidente Conte nelle prossime settimane. Il dialogo continua". Il magazine scrive che Juncker ritiene ancora possibile una soluzione nello scontro sul bilancio italiano. Il numero uno della Commissione si è detto "preoccupato per il clima antieuropeo che alcuni montano in Italia per ragioni di politica interna. Ma questo io non posso cambiarlo". E sugli attacchi di Salvini ha replicato: "Io non sono il ministro dell'Interno dell'Europa, non è lui l'interlocutore. Non lascio distruggere da nessuno il mio amore per l'Italia, neanche da Salvini", ha concluso.
Tajani: manovra brucia i pochi risparmi degli italiani
Usa parole molto dure invece il presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, che da Foligno dice: "Questa manovra economica distrugge i pochi risparmi degli italiani. Da dopo le elezioni sono stati bruciati 300 miliardi. E se la Borsa continua a crollare e lo spread a salire - ha concluso - la colpa è solo di questo Governo".
Moscovici: "A pagare il debito italiano saranno le persone"
Il Commissario europeo agli affari economici Pierre Moscovici si è invece detto convinto che “a pagare per il debito italiano saranno le persone”. Moscovici ha spiegato che si attende un nuovo documento conforme alle regole di bilancio a partire dal 13 novembre. Se l'Italia non sottoporrà alla Ue una manovra rivista "l'Ue esplorerà altre opzioni per il debito italiano", ha poi detto Moscovici, sottolineando che "la deviazione italiana dalle regole Ue è senza precedenti". Nel caso l'Italia non presentasse una nuova bozza di bilancio "vedremo il da farsi, ci sono diverse opzioni", ma in ogni caso "spetta al Collegio dei commissari decidere cosa fare al momento opportuno", spiega anche la portavoce della Commissione Ue.
Dijssellbloem: "Se Italia non cambia farà bancarotta"
Interviene anche l’ex presidente dell’Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem. "Se nulla cambia l'Italia andrà in bancarotta -avverte - e chi sarà colpito? Poco gli investitori stranieri, perché hanno un terzo del debito italiano". Dijsselbloem definisce il percorso intrapreso dall’Italia “un cammino oscuro" e lo paragona a quello "della Grecia dell'estate 2015”. L’ex presidente dell’Eurogruppo spiega come il problema non sia tanto la multa Ue che il nostro Paese sta rischiando, quanto il finanziamento della manovra. "Costa 37 miliardi all'anno. Inoltre, deve pagare e rifinanziare il vecchio debito, 200 miliardi all'anno. E gli interessi continuano a salire". Di questo passo, visto che hanno molto debito in pancia, "le banche italiane collasseranno".
Savona a Sky tg24: "Rimanderemo manovra identica a Bruxelles"
Ieri il ministro agli Affari europei Paolo Savona, intervistato a Sky tg24 dal direttore Sarah Varetto, aveva ribadito la volontà del governo italiano di non cambiare la manovra "per lo spread" e di rimandarla a Bruxelles "identica". Il ministro ha affermato che “la vera scommessa” della manovra “è che l'Italia, dopo aver fatto una serie di leggi che vincolano gli investimenti, deve uscire da questa situazione, la manovra presentata contiene un impegno politico in questo senso", ha spiegato. "Noi stiamo vivendo al di sotto delle risorse e per gli investimenti ci sono più risorse di quanto scritto nella manovra", ha concluso il ministro.