Tap, Conte ai sindaci: “Si deve fare”. Salvini: “Avanti con i lavori”

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Secondo la relazione del ministro Costa l'interruzione dell'opera comporterebbe costi insostenibili e “non sono emerse illegittimità sull'impatto ambientale”. Il premier assicura “un'attenzione speciale alle comunità locali”. Il vicepremier: “Energia costerà meno”

Il progetto Tap si deve fare. Il premier Giuseppe Conte ha ricevuto oggi una comunicazione che riassume le ultime verifiche effettuate dai tecnici del Ministero dell'Ambiente. E sulla base di queste rassicurazioni ha annunciato l'impossibilità, da parte del governo, di interrompere la realizzazione del gasdotto (DI COSA SI TRATTA): “Abbiamo fatto tutto quello che potevamo, non lasciando nulla di intentato. Ora però è arrivato il momento di operare le scelte necessarie e di metterci la faccia. Prometto un'attenzione speciale alle comunità locali perché meritano tutto il sostegno da parte del Governo". Anche il vicepremier e ministro dell'Interno Matteo Salvini è intervenuto sul tema e ha dato il suo via libera per il progetto: "Avere l'energia che costerà meno a famiglie e imprese è fondamentale, quindi avanti coi lavori".

Conte spinge per il progetto

Il premier Conte ha spiegato: “Mi ero impegnato con le Autorità locali e con i Rappresentanti delle comunità territoriali, compresi i Parlamentari eletti in Puglia, ad effettuare un rigoroso controllo delle procedure di realizzazione dell'opera al fine di verificare tutti i profili di eventuale illegittimità che erano stati segnalati”. Il capo del governo in una nota aggiunge: "Avevo preannunciato che se avessimo riscontrato tali profili di illegittimità non avremmo esitato ad assumere tutti i conseguenti provvedimenti, compresa la decisione di interrompere i lavori. Da quando ci siamo insediati abbiamo fatto quello che non è mai stato fatto in precedenza. Abbiamo effettuato un'analisi costi-benefici, dialogato con il territorio, ascoltato le istanze e studiato i documenti presentati dalle autorità locali. Ad oggi non è più possibile intervenire sulla realizzazione di questo progetto che è stato pianificato dai governi precedenti con vincoli contrattuali già in essere. Gli accordi chiusi in passato ci conducono a una strada senza via di uscita. Non abbiamo riscontrato elementi di illegittimità. Interrompere la realizzazione dell'opera comporterebbe costi insostenibili, pari a decine di miliardi di euro. In ballo ci sono numeri che si avvicinano a quelli di una manovra economica”.

Costa: su Tap non sono emerse illegittimità

Poche ore prima il Ministro dell'Ambiente Sergio Costa in un comunicato ha spiegato di aver trasmesso le valutazioni di legittimità svolte dal Ministero sulla Valutazione di impatto ambientale rilasciata dallo scorso governo sul progetto Tap. “Anche nei punti contestati non sono emersi profili di illegittimità” ha decretato Costa. “La valutazione esula dal mio pensiero personale e dal mio convincimento politico, se l'opera sia giusta o no”. Il lavoro è durato ininterrottamente per più giorni, ha spiegato il ministro, durante i quali sono state esaminate oltre mille pagine di documenti e c'è stata anche una nuova interlocuzione con Ispra su alcuni aspetti delle varie fasi della procedura. "Ricordiamo che l'opera è stata già autorizzata dal precedente governo e che i ricorsi sulle autorizzazioni già in passato non hanno trovato gli esiti giudiziari sperati dai cittadini - ha detto ancora Costa.

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