Il presidente della Repubblica, alla commemorazione dell'ex capo dello Stato Oscar Luigi Scalfaro: "La legge e le sue regole valgono per tutti, comprese le cariche pubbliche”. La replica del Ministro: "Io, rispettando la legge, ho chiuso i porti"
“Nessun cittadino è al di sopra della legge. Nemmeno le cariche pubbliche”. Così il presidente della Repubblica Sergio Mattarella è intervenuto alla Camera ricordando la figura dell'ex capo dello Stato Oscar Luigi Scalfaro. "Nel nostro ordinamento non esistono giudici elettivi. I nostri magistrati traggono legittimazione e autorevolezza dal ruolo che loro affida la Costituzione. Non sono quindi chiamati a seguire gli orientamenti elettorali, ma devono applicare la legge e le sue regole", ha aggiunto Mattarella. Le parole del capo dello Stato si inseriscono nel dibattito sorto dopo le indagini aperte contro il ministro dell’Interno Matteo Salvini per il caso della nave Diciotti e le accuse, poi ritrattate, da lui rivolte alle toghe. Il vicepremier ha commentato su Facebook le parole di Mattarella: “Ha ragione. Per questo io, rispettando la legge, ho chiuso i porti”.
"La legge vale per tutti"
Il capo dello Stato e i presidenti di Camera e Senato, Roberto Fico ed Elisabetta Casellati, hanno preso parte nella Sala della Lupa di Montecitorio alla commemorazione del presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro (1992-1999), nel centenario della nascita. "Come spesso ebbe a ricordare anche il presidente Scalfaro”, la legge e le sue regole “valgono per tutti, senza aree di privilegio per nessuno, neppure se investito di pubbliche funzioni, neppure per gli esponenti politici”, ha detto Mattarella. Tra gli ospiti, oltre alla figlia di Scalfaro, Marianna, l'ex premier Mario Monti, l'ex presidente del Senato Nicola Mancino, l'ex ministro dell'Interno Rosa Russo Iervolino ed esponenti politici di diversi schieramenti. Il presidente emerito Giorgio Napolitano, assente per motivi di salute, ha mandato un messaggio di saluto.
"Due colonne alla base della democrazia: libertà e giustizia"
Mattarella ha poi continuato sottolineando che "quale che sia l'intenzione di chi si propone di violarle, la Repubblica e la sua democrazia sono presidiate da regole e il rispetto di queste è indispensabile, sempre". Poi, citando il suo predecessore, il capo dello Stato ha aggiunto che “non potrà mai esservi giustizia di destra, di centro o di sinistra. Guai a porre a fianco del sostantivo giustizia un qualunque aggettivo. Alla base della democrazia due colonne stanno, entrambe salde: la libertà e la giustizia". Infine, il presidente ha invitato i poteri statali a “collaborare lealmente al servizio dell'interesse generale", senza “atteggiarsi ad ambienti rivali e contrapposti”.
Salvini: “Ho chiuso i porti rispettando la legge”
A stretto giro è arrivata anche la risposta del ministro dell’Interno Matteo Salvini. "Il presidente Mattarella oggi ha ricordato che nessuno è al di sopra della legge, ha ragione. Per questo io, rispettando la legge, la Costituzione e l'impegno preso con gli italiani ho chiuso e chiuderò i porti a scafisti e trafficanti di esseri umani. Indagatemi e processatemi, io vado avanti", ha scritto su Facebook il vicepremier.