Caso Diciotti, Salvini indagato per sequestro di persona aggravato

Cronaca

La Procura di Palermo ha trasmesso il fascicolo al tribunale dei ministri. Il vicepremier: "Io sono stato eletto, i giudici no". Di Maio: "Rispetto per la magistratura". Bonafede: "Non ci faccia tornare a II Repubblica". Renzi: "Dichiarazioni farneticanti"

Matteo Salvini è indagato per il sequestro di persona aggravato per il caso Diciotti. La procura di Palermo ha trasmesso al tribunale del ministri del capoluogo siciliano il fascicolo, chiedendo ai giudici di svolgere le indagini preliminari. I magistrati palermitani hanno modificato le contestazioni ipotizzate inizialmente dalla procura di Agrigento nei confronti del ministro dell’Interno. Il capo di Gabinetto Matteo Piantedosi non risulta indagato. "Grazie ai magistrati, grazie al procuratore di Genova, grazie a tutti: mi date solo più forza", ha dichiarato Salvini, che ha deciso di aprire la busta ricevuta dal tribunale in diretta Facebook. Poi, l'attacco ai giudici: "Qui c'è la certificazione che un organo dello Stato indaga un altro organo dello Stato, con la piccolissima differenza che questo organo dello Stato, pieno di difetti e di limiti, per carità, è stato eletto, altri non sono eletti da nessuno".

Di Maio: “Ci vuole rispetto per la magistratura”

Premetto che le scelte per la Diciotti sono state condivise ma dire che c'è una magistratura di destra e di sinistra vuol dire riportare il Paese alla Prima Repubblica". Lo ha detto il ministro dello Sviluppo economico e del Lavoro, Luigi Di Maio, dopo l'avviso di garanzia arrivato al ministro dell'Interno Matteo Salvini per la vicenda Diciotti. "Non bisogna scatenare una guerra tra politica e magistratura perché i cittadini non capirebbero”, aggiungendo ancora che “sulla vicenda della nave 'Diciotti' sapevamo che le decisioni erano decisioni forti ma noi le rivendichiamo come governo e abbiamo dato il nostro sostegno. Detto questo - ha continuato Di Maio - non si può dare sostegno alle accuse ai magistrati. Penso che ci voglia sempre rispetto per la magistratura, la Lega sta attraversando un momento difficile ma le sentenze si rispettano e si va avanti", ha concluso il vicepremier Luigi Di Maio.

Bonafede: non ci faccia tornare alla II Repubblica

Alle dure parole di Salvini ha replicato l'Associazione nazionale magistrati che, in una nota, sottolinea quanto sia "completamente errato, al di là di ogni valutazione di merito che non spetta all'Anm, sostenere che i magistrati non possono svolgere indagini nei confronti di chi è stato eletto. Così come appare fuori luogo sostenere che taluni magistrati svolgono le proprie indagini anche sulla base di orientamenti politici". E interviene anche il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede: "Il ministro può ritenere che un magistrato sbagli ma rievocare toghe di destra e di sinistra è fuori dal tempo. Non credo che Salvini abbia nostalgia di quando la Lega governava con Berlusconi. Chi sta scrivendo il cambiamento non può pensare di far ritornare l'Italia nella Seconda Repubblica".

Aberrante, invece, è la parola che usa Matteo Renzi, che dice la sua su Facebook: "Le dichiarazioni del ministro dell'interno Salvini sono farneticanti. Come al solito mi tira in ballo e cerca di fare la vittima ma l'idea che chi è stato eletto parlamentare o siede al Governo possa violare tranquillamente la legge è aberrante". Salvini, sostiene invece l'ex ministro della Giustizia Orlando, "non sopporta le regole, proprio come Orban".

L’apertura della busta in diretta Facebook

È stato lo stesso Salvini ad anticipare la notizia sui suoi profili social, annunciando l’apertura in diretta della busta che gli è stata portata dai carabinieri nel pomeriggio. "Non mi ritengo né un sequestratore né un eversore. E magari mi assolvono", ha dichiarato il leader della Lega poco prima di aprire il plico in diretta. "Per me è un'esperienza nuova e ci tengo a condividerla con voi", ha detto. Poi ha letto ad alta voce il contenuto, in cui è stato informato che si sta procedendo ad "indagini preliminari" nei suoi confronti per il reato "commesso fino al 25 agosto 2018". "Sono pronto ad andare dai magistrati domani, a farmi ascoltare: mi costituisco", ha affermato dopo aver letto l'avviso di garanzia. "Mi accusano di sequestro di persona - ha aggiunto - e i migranti in gran parte si sono dileguati". "Sono preoccupato? No. Né per questa vicenda né per quella di Genova", sui fondi della Lega, ha aggiunto (IL RIESAME CONFERMA IL SEQUESTRO). "Non mollo, finché me lo chiedono gli italiani - ha ribadito - E se domani in Italia dovesse arrivare un'altra nave di clandestini, in Italia non sbarca". 

Cambiate le ipotesi di accusa

Al fascicolo trasmesso al tribunale dei ministri è allegata una relazione firmata dal capo dei pm di palermo Francesco Lo Voi e dall'aggiunto Marzia Sabella. I magistrati palermitani hanno modificato le contestazioni ipotizzate dalla Procura di Agrigento che, per prima, aveva aperto l'indagine sull'illecito trattenimento a bordo della Diciotti dei migranti soccorsi dalla Guardia Costiera il 16 agosto scorso. I pm avevano infatti originariamente contestato a Salvini e al capo di Gabinetto del Viminale, Matteo Piantedosi, i reati di sequestro di persona, sequestro di persona a scopo di coazione, arresto illegale, abuso d'ufficio e omissione di atti d'ufficio. L'ufficio inquirente del capoluogo, sulla base di valutazioni giuridiche e degli elementi di indagine trasmessi loro dai colleghi di Agrigento, ha invece contestato a Salvini il reato di sequestro di persona aggravato.

90 giorni per svolgere le indagini

Il tribunale dei ministri (COS'E' E COME FUNZIONA) ha ora 90 giorni per svolgere le indagini 'sollecitate' dalla Procura e per fare gli eventuali approfondimenti istruttori che riterrà necessari. Al termine dei tre mesi i giudici, che potranno modificare i reati ipotizzati dai pm e disporre anche nuove iscrizioni nel registro degli indagati, potranno archiviare il fascicolo oppure rimandare gli atti in Procura perché chieda al Senato l'autorizzazione a procedere a carico del ministro. Fonti dal Viminale fanno sapere che Salvini intende avvalersi della difesa dell'Avvocatura dello Stato.

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