Migranti, Salvini querela Saviano. Lo scrittore: non mi fai paura
PoliticaIl leader della Lega ha presentato una denuncia per 'diffamazione a mezzo stampa', citando in particolare l'espressione 'Ministro della malavita' usata dallo scrittore nei suoi riguardi. - La polemica Salvini-Saviano
Matteo Salvini ha presentato una querela per diffamazione a mezzo stampa nei confronti di Roberto Saviano. Il ministro ha denunciato lo scrittore per “affermazioni lesive dell'onore e della reputazione del sottoscritto e del ministero dell'Interno". Il testo, depositato in data odierna alla questura di Roma, è scritto su carta intestata del Viminale.
La querela
La querela fa riferimento ad una serie di dichiarazioni dello scrittore di “Gomorra” sull’operato di Salvini, in particolare sulla politica migratoria, diffuse sui social: "Scrivere che sono il ministro della malavita? Non ti puoi permettere. Posso stare simpatico o antipatico ma darmi del mafioso o dell'assassino non penso faccia parte della critica o del libero pensiero. Si tratta di cazzate, di cui Saviano risponderà in tribunale. Figurarsi se lo avesse fatto uno di destra", ha spiegato il ministro a Radio Radio. Il leader della Lega ha quindi rigettato con forza tutte le altre critiche a lui mosse: "Hanno detto che pure la bimba rom ferita è colpa di Salvini, ma c'è un limite alle fesserie. Io vado avanti, degli insulti e delle minacce me ne fotto".
La replica di Saviano: non ho paura, dietro l’angolo c’è Putin
"Il Ministro della Mala Vita si è deciso a querelarmi. Non ho avuto alcuna comunicazione ufficiale, quindi non so ancora chi sia il magistrato incaricato delle indagini: appena lo saprò, chiederò di essere interrogato. Oggi non bisogna arretrare di un passo davanti a un potere che ha il terrore delle voci critiche, dei testimoni oculari delle nefandezze che si consumano ogni giorno nel Mediterraneo e di chi ogni giorno afferma con forza che incutere paura è l'arma nelle mani di chi vuole restringere le libertà personali". Lo scrive su Facebook lo scrittore Roberto Saviano. "Non l'ho mai fatto, ma vi chiedo di essere con me in questa battaglia: dietro l'angolo c’è la Russia di Putin, modello del ministro della Mala Vita che ha spesso portato alle estreme conseguenze il contrasto al dissenso. Tocca agli uomini di buona volontà - prosegue lo scrittore - resistere all'avanzata dell'autoritarismo. Anche di quello che, per fare più paura, usa la carta intestata del Ministero, impegnando l'intero Governo contro uno scrittore. Sono sicuro che in questo "governo del non cambiamento" nessuno fiaterà, aggrappati come sono tutti al potere. Io non ho paura".
Gli scontri precedenti
Matteo Salvini e Roberto Saviano sono stati protagonisti di scontri sui social in numerose occasioni. Solo lo scorso mese il ministro dell’Interno aveva minacciato di privare della scorta lo scrittore campano: "Saranno le istituzioni competenti a valutare se corra qualche rischio, anche perché mi pare che passi molto tempo all'estero". Proprio in quell’occasione, Saviano aveva replicato su Twitter definendolo 'Ministro della malavita': "L'Italia è il Paese occidentale con più giornalisti sotto scorta perché ha le organizzazioni criminali più potenti del mondo, ma Matteo Salvini, ministro degli Interni, invece di contrastare le mafie, minaccia di ridurre al silenzio chi le racconta", aveva scritto l'autore di "Gomorra". Poco dopo l’election day del 4 marzo, invece, il leader della Lega aveva pubblicato sui social un "brindisi", con tanto di calice di bianco in mano, chiamando in causa diversi personaggi a lui poco graditi, tra cui Saviano. Anche in quella circostanza, la replica dello scrittore non si era fatta attendere: "Biv Matte', famm' capì si me pozz' fida' 'e te!" aveva scritto citando una celebre frase della serie tv "Gomorra", tratta dal suo best seller.