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Salvini: "Serve censimento rom". M5s: è incostituzionale

Politica
Salvini durante una visita al campo Rom di via Salviati a Roma nel 2016 (ANSA)

Il ministro dell'Interno ha chiesto un dossier al Viminale per "una  ricognizione" in Italia, poi precisa: "Nessuna schedatura". Di Maio: un bene che abbia smentito. Ma intanto insorgono associazioni e Pd. Per la comunità ebraica l'annuncio "ricorda le leggi razziali"

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Un dossier "sulla questione rom in Italia". Lo sta preparando il Viminale secondo quanto annunciato da Matteo Salvini nel corso di un'intervista a un'emittente locale lombarda. Il ministro del'Interno ha parlato di "una ricognizione" e ha aggiunto che gli stranieri irregolari andranno "espulsi" con accordi fra Stati, mentre "i rom italiani - ha detto - purtroppo te li devi tenere a casa". Poi ha precisato: "Non è nostra intenzione schedare o prendere le impronte digitali a nessuno". L'altro vicepremier, Luigi Di Maio, ha preso le distanze: "Mi fa piacere che Salvini abbia smentito qualsiasi ipotesi di censimento, registrazione o schedatura".

Critiche da comunità ebraica e rom italiani

Intanto però monta la polemica. Sono intervenuti la comunità ebraica, i rom italiani, esponenti della cultura e l'Anpi. "L'annuncio di un possibile censimento della popolazione rom in Italia preoccupa e risveglia ricordi di leggi e misure razziste di appena 80 anni fa e tristemente sempre più dimenticate", ha detto Noemi Di Segni, presidente dell'Unione delle comunità ebraiche italiane. L'Associazione 21 luglio che si occupa dei diritti di rom e sinti: "In Italia un censimento su base etnica non è consentito dalla legge". Forte la reazione dem: l'ex premier Gentiloni su Twitter: "Ieri i rifugiati, oggi i Rom, domani le pistole per tutti", mentre Martina ha definito "aberrante" il censimento proposto. Salvini ha fatto altresì sapere che probabilmente in settimana incontrerà il Papa: "Lui giustamente parla alle anime, noi accogliamo chi ha diritto", ha detto riferendosi ai migranti.

Salvini: dossier sui rom, nessuna schedatura

Salvini ha detto che al Ministero si sta "facendo preparare un dossier sulla questione rom in Italia, perché dopo Maroni non si è fatto più nulla, ed è il caos". Il titolare del Viminale ha parlato di "una ricognizione sui rom in Italia per vedere chi, come, quanti" sono presenti nel nostro Paese. L’obiettivo di Salvini sarebbe "un'anagrafe" dei rom. Per il leader del Carroccio, gli stranieri irregolari andranno "espulsi" con accordi fra Stati, ma "i rom italiani purtroppo te li devi tenere a casa", ha detto nell'intervista. E su Twitter risponde a chi parla di "shock": "Perchè? - ha twittato il vicepremier - Io penso anche a quei poveri bambini educati al furto e all'illegalità". Poi da Salvini un'altra precisazione: "Non è nostra intenzione schedare o prendere le impronte digitali a nessuno", "intendiamo tutelare prima di tutto migliaia di bambini ai quali non è permesso frequentare la scuola regolarmente perché si preferisce introdurli alla delinquenza". Luigi Di Maio ha preso le distanze: "Mi fa piacere che Salvini abbia smentito qualsiasi ipotesi di censimento registrazione o schedatura, se una cosa non è costituzionale non la si può fare", dice il leader del M5s. "Gli italiani sono la priorità, bene occuparsi di immigrazione ma prima occupiamoci dei tanti italiani che non possono mangiare", ha concluso.

Associazione nomadi: "È illegale"

A Salvini ha subito replicato Carlo Stasolla, presidente dell'Associazione 21 luglio che si occupa della tutela dei diritti di comunità come rom e sinti: "Il ministro dell'Interno sembra non sapere che in Italia un censimento su base etnica non è consentito dalla legge", ha detto. "Inoltre esistono già dati e numeri su chi vive negli insediamenti formali e informali e i pochi rom irregolari sono apolidi di fatto, quindi inespellibili. Ricordiamo anche che i rom italiani sono presenti nel nostro Paese da almeno mezzo secolo e a volte sono 'più italiani' di tanti nostri concittadini", ha detto Stasolla. "Salvini menziona il suo collega di partito Maroni dimenticando che fu proprio lui a inaugurare nel 2008 la costosissima e fallimentare 'Emergenza Nomadi' che, oltre ad essere dichiarata illegittima dal Consiglio di Stato, creò l'humus sul quale nacque Mafia Capitale. Invitiamo il ministro Salvini a perdere un po' di tempo dietro lo studio e l'analisi delle questioni", ha concluso. Sono intevenuti i Casamonica,  famiglia rom della Capitale: "Salvini può dire quello che vuole, ma noi Casamonica siamo italiani da 7 generazioni. Con due parole non può cambiare la vita delle persone", ha detto Luciano Casamonica. L'annuncio di Salvini, ha scritto in una nota Noemi Di Segni, presidente dell'Unione delle comunità ebraiche italiane, "preoccupa e risveglia ricordi di leggi e misure razziste di appena 80 anni fa e tristemente sempre più dimenticate".

Gentiloni: "Domani pistole per tutti"

Anche l'ex premier Paolo Gentiloni ha commentato le iniziative di Salvini: "Ieri i rifugiati, oggi i Rom, domani le pistole per tutti. Quanto è faticoso essere cattivo", ha twittato. Il segretario reggente dem Maurizio Martina definisce la proposta di Salvini "aberrante". Il presidente Pd Matteo Orfini scrive: "Se proprio vogliamo fare i censimenti, io partirei da quello dei razzisti e dei fascisti. Per evitarli meglio". Il vicepresidente dem della Camera Ettore Rosato ha parlato di "censimento che ricorda pessimi precedenti" mentre la senatrice Pd ed ex ministro Valeria Fedeli ha definito quelle del ministro dell'interno "parole pericolose. Salvini ricorda le leggi razziali?".

Incontro con il Papa: "Motivo di gioia"

Salvini ha anche annunciato un prossimo incontro con il pontefice. "Il Papa? Probabilmente avrò l'onore di incontrarlo questa settimana, è motivo di gioia". Quanto alle parole di Francesco sulla necessità di accogliere gli immigrati, ha aggiunto: "Giustamente lui parla alle anime, parla del bene supremo di tutti. Noi che siamo più piccoli ai rifugiati garantiamo i diritti, ma a coloro che non scappano dalla guerra diciamo che non c'è posto". Il vicepremier, intervistato dal Messaggero, ha fatto anche sapere che si recherà presto in Libia per parlare con il premier libico Sarraj e ha annunciato più investimenti nel Paese nordafricano.