Elezioni comunali, le città al voto e le principali sfide

Politica

Giorgia Finesi

Il 10 giugno saranno circa 7 milioni gli italiani chiamati al voto per le elezioni comunali (foto: archivio La Presse)

Il prossimo 10 giugno ci sarà il primo test, se pur a livello locale, per valutare la nuova alleanza tra Movimento 5 Stelle e Lega. TUTTI I RISULTATI IN TEMPO REALE

A pochi giorni dalla nascita del nuovo governo Conte, dopo mesi difficili, di travaglio istituzionale, il 10 giugno ci sarà un primo test, pur se a livello locale, per misurare il gradimento degli italiani per la nuova alleanza giallo-verde. Il contratto - gli stessi contraenti non amano definirla alleanza- si trasforma di città in città, i patti cambiano, le squadre si mischiano. Certamente le votazioni del 4 marzo possono fungere da riferimento, da cartina al tornasole per l’andamento delle prossime elezioni. È sicuramente il partito democratico ad affrontare la sfida più dura. Un risultato deludente nelle ultime elezioni, città da difendere nelle prossime amministrative.

Il Nord est

Partiamo da Nord- est, da Treviso. Il sindaco uscente Giovanni Manildo, renziano della prima ora, tenta il miracolo di un secondo mandato nel cuore del potere della Lega e dello "sceriffo" Giancarlo Gentilini, fresco di seconde nozze all'età di 88 anni. Anche a Vicenza il Pd cerca di mantenere il governo della città, suo da 10 anni. Curioso che il M5S non partecipi alla partita, alle ultime politiche il centrodestra ha preso più del 40%, sfida difficile per il nuovo candidato dem.

La Lombardia

In Lombardia il capoluogo più importante chiamato alle urne è Brescia. Città complicata, con un serio problema di sicurezza e gestione dei migranti, regolari e non. Anche qui il sindaco uscente Emilio Del Bono è del Pd. È la città dell'incontro fra il solidarismo cattolico e l'impresa che guarda fuori dai confini italiani. Uno storico esponente dc poi ulivista come Martinazzoli la guidò a metà degli anni 90. Oggi Brescia e il suo territorio vivono una spinta economica importante, dovuta alla ripresa. Molto probabile l’ipotesi del ballottaggio con la coalizione di centrodestra.

Il Piemonte e la sfida M5S a Ivrea

Roccaforte di sinistra da sempre, patria dell’Olivetti, con una storia costante e lineare, potrebbe essere ad un passo dal cambiamento. Città adottiva di Davide Casaleggio, negli ultimi anni è diventata una sorta di quartier generale dei pentastellati. L’obiettivo del candidato M5S è arrivare al ballottaggio. Qui Forza Italia e Lega sono alleate.

Le roccaforti toscane

In Toscana 2 grandi sfide. Partiamo da Siena - la città del Montepaschi, da sempre governata dalla sinistra - oggi diventata uno dei simboli della crisi finanziaria del decennio scorso. Il dominio rosso, oggi Pd, sembra vacillare. Il M5S non si presenta, in una città che ha visto spesso il movimento in piazza proprio in difesa dei risparmiatori. Nelle ultime elezioni  il centrodestra ha preso il 31.5%, il centrosinistra il 38.3%,. Sarà interessante capire che scelte faranno gli elettori pentastellati. Pisa. Anche qui l’obiettivo del partito democratico è mantenere il comune. Sfida complicata, il 4 marzo nella città della torre pendente ha vinto la coalizione di centrodestra.

Il Centro Italia

Ad Ancona il sindaco dem uscente si ripresenta. Altra città da difendere per il partito democratico. Anche qui una sfida complicata, il M5S nelle ultime politiche ha preso il 33.6% , contro il 29,9% del centrosinistra e il 20 % della coalizione di centrodestra. L’eventuale ballottaggio potrebbe presentare sorprese.

La Sicilia

Si vota in ben 137 comuni e in cinque capoluoghi di provincia. Complicati i pronostici, a Messina ci riprova Renato Accorinti, il sindaco in maglietta.  Contrario al ponte sullo stretto è appoggiato da 3 liste di centrosinistra ma non dal Pd, che presenta il costituzionalista Saitta. Il centrodestra è spaccato, il M5S alle elezioni del 4 marzo ha superato il 45%. Caso anomalo quello di Catania. La città di Enzo Bianco. L’ex ministro dell’Interno è stata una figura simbolo della città negli ultimi anni, si ricandida, da solo, senza il Pd. Si scontra con una coalizione di  centrodestra compatta e con il M5S che nelle ultime politiche ha sfiorato, in città, il 50%. Si vota in tutta Italia, un test importante con alleanze che, rispetto al nuovo patto di giallo-verde, possono sembrare paradossali. Un prova politica importante per i due partiti di governo, una sfida complicata per i democratici. Domenica 10 giugno saranno 7 milioni gli italiani chiamati- nuovamente- al voto.

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