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Governo, Salvini e Di Maio vicepremier, la lista dei ministri mancati

Politica
Un fermo immagine della diretta Facebook di Di Maio

Mentre Salvini chiede il ritorno alle urne, il pentastellato scrive su Facebook quale sarebbe stata “la squadra che poteva giurare al Quirinale”. Poi, in tv, evoca impeachment per Mattarella: "Prima attiviamo l'articolo 90, poi si va al voto". AGGIORNAMENTI - SPECIALE

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“Questa era la squadra che poteva giurare al Quirinale”. Mentre Matteo Salvini reagisce al no di Sergio Mattarella a Paolo Savona come ministro dell’Economia - e alla conseguente rinuncia del premier incaricato Giuseppe Conte a formare il nuovo governo - chiedendo il ritorno al voto, Luigi Di Maio svela in diretta Facebook quella che sarebbe potuta essere la “squadra” di un esecutivo tra M5S e Lega. Poi, in tv, evoca l'impeachment per il capo dello Stato.

Di Maio: prima impeachment Mattarella e poi voto

“Prima attiviamo l'articolo 90 (la messa in stato di accusa del presidente della Repubblica, ndr) e poi si va al voto”, ha detto Di Maio in collegamento telefonico. “Se andiamo al voto e vinciamo, poi torniamo al Quirinale e ci dicono che non possiamo andare al governo. Per questo dico che bisogna mettere in Stato di accusa il presidente. Bisogna parlamentarizzare questa crisi anche per evitare reazioni della popolazione”, ha spiegato. Poi ha sottolineato che nel programma “non c'era l'uscita dall'euro”: “Savona aveva detto in passato che in casi estremi si poteva pensare a un piano B, ma noi non lo abbiamo nemmeno preso in considerazione. Non si capisce perché Savona andava bene come ministro di Ciampi e non di Conte”. Una battuta anche su Carlo Cottarelli, convocato al Colle: “Non ha la fiducia del Parlamento e non ha la maggioranza. È assurdo”.

Di Maio e Salvini vicepresidenti del Consiglio

Tornando alla lista dei ministri mancati, con Conte alla presidenza del Consiglio, Di Maio e Salvini avrebbero avuto il ruolo di vicepresidenti. Il leader pentastellato, poi, avrebbe avuto l'incarico allo Sviluppo economico e al ministero del Lavoro e affari sociali. Al capo del Carroccio, invece, sarebbe andato il dicastero degli Interni. Paolo Savona, come risaputo, sarebbe andato all'Economia. Sottosegretario alla presidenza del Consiglio sarebbe stato Giancarlo Giorgetti.

Gli altri ministri mancati

Quanto agli altri ministeri: ai rapporti con il Parlamento Riccardo Fraccaro; alla Pubblica amministrazione Giulia Bongiorno; agli Affari regionali e autonomie Enrica Stefani; al Sud Barbara Lezzi; al ministero per la Disabilità Lorenzo Fontana; agli Esteri Luca Giansanti; alla Giustizia Alfonso Bonafede; alla Difesa Elisabetta Trenta; alle Politiche agricole Gianmarco Centinaio; alle Infrastrutture Mauro Coltorti; all'Istruzione Marco Bussetti; ai Beni culturali e turismo Alberto Bonisoli; alla Salute Giulia Grillo.

"Scelta Mattarella incomprensibile"

Oltre a svelare la lista dei ministri, Di Maio già su Facebook aveva attaccato la scelta di Mattarella. “Sono stato un suo grande estimatore, ma questa scelta è incomprensibile. Eravamo pronti a governare e ci è stato detto no. Allora è inutile che andiamo a votare, tanto i governi li decidono le agenzie di rating, le lobby finanziare e bancarie, sempre gli stessi”, ha detto. E ancora: “Per noi l'Italia è sovrana: se si vuole impedire un governo del cambiamento allora ce lo devono dire chiaramente. Sono molto arrabbiato. Stanno facendo di tutto per non mandare il M5S al governo". Poi un attacco ad Angelino Alfano: “In questo Paese puoi essere un criminale condannato, un condannato per frode fiscale, puoi essere Alfano, puoi avere fatto reati contro la pubblica amministrazione, puoi essere una persona sotto indagine per corruzione e il ministro lo puoi fare. Ma se hai criticato l'Europa non puoi permetterti neanche di fare il ministro dell'Economia”. La replica di Alfano: “Di Maio sei uguale a niente. Sciacquati la bocca prima di parlare di me. In tribunale risponderai di ciò che hai detto”.