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Conte, dubbi su cv. Nyt: suo nome non è in archivi Università New York

Politica
Il dubbio del Nyt nel tweet del reporter Horowitz

Un portavoce dell'ateneo al quotidiano americano: "Non risulta nei nostri archivi come studente o membro di facoltà". Il M5s: "Non ha mai citato nel suo cv corsi o master, solo corsi di perfezionamento". Adnkronos: scambio mail con un docente proverebbe soggiorno studio

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Il New York Times solleva dubbi sul curriculum di Giuseppe Conte, il professore indicato come premier da M5s e Lega al presidente della Repubblica Sergio Mattarella (LA DIRETTA). "Una persona con questo nome non risulta nei nostri archivi, né come studente né come membro di facoltà" ha detto infatti una portavoce dell'Università di New York interpellata dal quotidiano americano. Il M5s replica con una nota: "Conte non ha mai citato nel suo curriculum corsi o master, ma ha scritto con chiarezza che alla New York University ha perfezionato e aggiornato i suoi studi". L’agenzia Adnkronos, intanto, è entrata in possesso di uno scambio di mail tra Conte e un docente della NYU che proverebbe il soggiorno studio del premier designato nell’ateneo statunitense. Intanto, da un articolo del Manifesto emergono dubbi su un'altra tappa della carriera di Conte: nel 2013 difese legalmente una famiglia per ottenere che la figlia fosse curata con il metodo Stamina, mai validato dalla comunità scientifica e oggetto di inchieste della magistratura. In serata, infine, arriva un'altra rivelazione su Conte: secondo quanto riportato da L'Espresso, infatti, il professore nel 2009 avrebbe ricevuto una sanzione da Equitalia.

I dubbi del Nyt sul curriculum di Conte

Nel lungo profilo che il quotidiano della Grande Mela dedica a Giuseppe Conte, si legge appunto che il possibile futuro presidente del Consiglio avrebbe perfezionato i suoi studi alla New York University. Per l'ateneo il suo nome non risulterebbe in archivio, ma la portavoce spiega anche che è possibile che Conte abbia seguito dei programmi da uno o due giorni per i quali l'università non tiene registro. Nel curriculum pubblicato sul sito dell'Associazione dei civilisti italiani, Conte scrive tra l'altro di aver "perfezionato" i suoi studi frequentando la New York University tra il 2008 e il 2009.

M5s: "Conte non ha mai vantato titoli"

"Conte non ha mai vantato" titoli, si legge nella nota dell'ufficio comunicazione del M5s. "Come ogni studioso, ha soggiornato all'estero per studiare, arricchire le sue conoscenze, perfezionare il suo inglese giuridico. Lo ha fatto e lo ha giustamente scritto nel curriculum". E poi: "Ma paradossalmente questo ora non va bene e diventa addirittura una colpa. È l'ennesima conferma che hanno davvero tanta paura di questo governo del cambiamento".

Adnkronos: scambio di mail tra Conte e prof della NYU

L’agenzia Adnkronos è intanto entrata in possesso di uno scambio di mail tra Conte e un docente della NYU che dimostrerebbe la presenza di Conte alla NYU. Nel curriculum del docente è scritto che "dal 2008 al 2012 ha soggiornato ogni estate e per periodi non inferiori a un mese, presso la New York University, per perfezionare e aggiornare i suoi studi". Le mail di cui è in possesso l'Adnkronos risalgono all'agosto 2014, perché anche in quell'anno Conte sarebbe andato a New York, pur omettendo l'informazione dal suo cv. Lo scambio di mail sarebbe con Mark Geistfeld, studioso della responsabilità civile della NYU School of Law. I due avrebbero concordato un incontro per discutere di un progetto accademico. Le mail proverebbero che Conte avrebbe trascorso parte delle sue vacanze estive di quell'anno nell'università newyorkese, avvalendosi della biblioteca e di scambi culturali, sfociati anche in collaborazioni, con i colleghi dell'ateneo statunitense. In altre mail avrebbe contattato il responsabile dei servizi di accesso e utilizzo dei sistemi informatici della biblioteca della NYU e all'assegnazione delle chiavi di accesso wi-fi e delle postazioni per la ricerca.

L'articolo del Nyt

Il corrispondente del Nyt da Roma, Jason Horowitz, che firma l'articolo su Conte, definisce la scelta del premier "un passo significativo verso la formazione di un governo anti-establishment nella quarta più grande economia dell'Unione europea". Horowitz sottolinea che Conte ha un lungo curriculum, ma "nessuna base politica o esperienza di governo" e quindi la sua "qualifica principale potrebbe essere la sua volontà di eseguire un'agenda di governo concordata dai leader populisti dei partiti". L'agenda - che prevede l'abolizione delle sanzioni contro la Russia, la revisione delle regole di bilancio Ue e una stretta sull'immigrazione - "ha già fatto innervosire i mercati europei ed ha sollevato preoccupazioni secondo cui l'erosione dell'Unione europea potrebbe arrivare dall'interno del suo nucleo europeo occidentale", ricorda l'autore. E la "nomina di Conte non ha esattamente alleviato questi timori".