Di Maio: "A un passo da vittoria". Grillo: "Soli contro FI, diamo ultima spallata". Renzi: "Meglio all'opposizione che con gli estremisti". Grasso: "Siamo il solo argine alla destra". Tajani da Berlusconi, ma Salvini: "Pronto a fare il premier". SPECIALE - IL VOTO LIVE
Di Maio: "M5s a un passo da vittoria"
Da Piazza del Popolo, il candidato premier del M5s ha detto: "Siamo a un passo dalla vittoria. Al di là di quale percentuale si tratti, da quello che ho visto io il M5S può vincere in tutti i collegi uninominali del Sud e in molti del Nord e così possiamo raggiungere la maggioranza per governare" (LA FOTOGALLERY DEI POSSIBILI MINISTRI). Poi, il leader pentastellato ha spiegato di voler procedere con "un decreto in tre punti: al primo dimezzeremo lo stipendio ai parlamentari della Repubblica, al secondo togliamo i vitalizi e al terzo disponiamo 30 miliardi di sprechi verso aiuti alle famiglie e ai pensionati". E ha anche ricordato: "Il Movimento è stato dato per morto ogni 6 mesi negli ultimi 5 anni e oggi siamo qui con un consenso ancora maggiore rispetto al 2013, ma se allora siamo entrati in Parlamento come opposizione stasera quell'era finisce e inizia quella del governo".
Grillo: noi contro FI, diamogli l'ultima spallata
Beppe Grillo, intanto, arringa il Movimento e con un post sul blog fa il suo appello: "Siamo rimasti soltanto noi e Forza Italia, il movimento si confronta con il più grande ed efficace spot pubblicitario dopo la Coca Cola di tutti i tempi. Ci siamo imposti con parole guerriere, mandare a casa una casta occupante spazio. Il movimento è nato su quelle parole guerriere e si è nutrito della saggezza migliore degli italiani: adesso siamo qui, a confortarci con il lato più oscuro e nebbioso del carattere del nostro popolo. Diamogli l'ultima spallata".
Renzi contro Di Maio: "Ci ha insultati, non avrà mai i nostri voti"
Obiettivo primo posto per Matteo Renzi e il Partito Democratico. L'asticella del segretario dem è alta: "Si tratterà di sconfitta se non arriveremo ad essere il primo partito e il primo gruppo in Parlamento". Una sfida al Movimento 5 Stelle, innanzitutto, che Renzi vede ancora come il principale competitor. "C'è una cosa sola di cui ci vergogniamo: ci vergogniamo di voi e del vostro linguaggio, cari 5 stelle", dice il segretario del Pd dal palco dell'Obihall di Firenze. Mentre se si parla di coalizione l'avversario da battere è "la strana coppia" Berlusconi-Salvini. All'ex premier, Renzi rimprovera di inseguire "gli estremisti Lega e Cinque Stelle", che poi è anche il motivo per cui non accetterà alcuna ipotesi di alleanze post voto per formare il governo: "Il Pd non governerà mai con gli estremisti. Meglio all'opposizione che al governo con gli estremisti", ribadisce. La campagna, quindi va avanti con l'obiettivo di vedere il Pd vincere, magari al fotofinish. Se così non dovesse essere, tuttavia, "nessun passo indietro". Renzi assicura che sarà "segretario fino al 2021", anno in cui è previsto il prossimo congresso dem. E aggiunge: "Chiunque sia il candidato Pd noi lo sosterremo, a cominciare da Paolo Gentiloni e passando per tutti i nomi che sono stati fatti e che sono tanti, quasi quelli di una squadra di calcio...".
Forza Italia, Berlusconi su Tajani: "Protetti interessi europei"
La chiusura della campagna elettorale, per Forza Italia, invece, coincide anche con la discesa in campo di Antonio Tajani come candidato premier. Berlusconi parla di immigrazione e prende l'impegno di rimpatriare 10mila clandestini al mese (VIDEO). Su Tajani, invece afferma: "Con lui verranno protetti i nostri interessi in Europa", e lo incontra a Palazzo Grazioli per un pranzo. Ma sul nome di Tajani è intervenuta Giorgia Meloni, da Latina: "nulla da dire, il candidato Premier di Fratelli d'Italia è un altro e cioè Giorgia Meloni". "E' una competizione leale all'interno della coalizione e vedremo i cittadini chi preferiranno tra i tre nomi in campo. Speriamo vogliano dare a una donna l'opportunità di misurarsi alla guida della Nazione", ha concluso Meloni.
Salvini: M5S sopravvalutati, mai accordo con loro
Ha scelto Milano, Matteo Salvini, per chiudere la campagna elettorale. "Io penso siano sopravvalutati", ha detto il leader della Lega riferendosi al M5s. E, sulle alleanze, ha ribadito: "Con Renzi, Grillo e la Boldrini non abbiamo niente a che fare". "Poi il voto vero - ha concluso il segretario leghista - arriva domenica e la Lega sarà il primo partito in Veneto, Lombardia e Piemonte, il centrodestra primo in Liguria, Toscana, Emilia Romagna, Marche e Friuli. E da leader della Lega conto nell' orgoglio del Sud".
+Europa, Bonino: molti indecisi, convinciamoli a votare
"Ci sono ancora molti indecisi e fino all'ultimo minuto dobbiamo convincerli che andare a votare in questo momento è un'assunzione di cittadinanza attiva e responsabilità", ha detto Emma Bonino nel corso del suo intervento in occasione della chiusura della campagna elettorale. "Penso che dobbiamo occuparci sempre di più della violenza contro le donne, dei femminicidi drammatici. Alle donne italiane dico: prendete più coraggio". "Dopo il 4 marzo", ha promesso, "il nostro impegno è sarà per la costruzione degli Stati uniti d'Europa: amo l'Italia e per questo voglio più Europa".
Grasso, 5 marzo ricostruiremo il partito della sinistra
Pietro Grasso, leader di LeU, parla invece di politica con la P maiuscola: "Senza credibilità, senso dello Stato, onestà, concretezza e lungimiranza, la politica diventa dannosa. E invece abbiamo bisogno di una politica con la P maiuscola, quella di Pio La Torre e Piersanti Mattarella". Rivendica poi la forza di Liberi e Uguali: "La sinistra oggi c'è - afferma - e questo lo affermiamo con forza e il 5 marzo ricostruiremo il partito della sinistra, l'unico modo per arginare la destra e quello che ormai si profila come un governo di centrodestra con a capo la Bonino così come Berlusconi ha pronosticato": lo ha detto ai giornalisti il leader di Leu, Pietro Grasso, stamani a Perugia.