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Elezioni Sicilia, Musumeci ottiene la maggioranza in Parlamento

Politica
Nello Musumeci (LaPresse)

Il neoeletto presidente della Regione siciliana ha 36 deputati su 70. Per lui il 39,9% delle preferenze: "Risultato di rilevanza nazionale". Esulta Berlusconi. Cancelleri (M5S) al 34,6%. LO SPECIALE

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È Nello Musumeci il nuovo presidente della Regione siciliana. Dopo che tutte le 5.300 sezioni di voto sono state scrutinate, è arrivato il dato definitivo: il candidato del centrodestra ha ottenuto il 39,9% delle preferenze (CHI È IL NUOVO GOVERNATORE) e la maggioranza in assemblea. Al secondo posto, l'esponente del M5S Giancarlo Cancelleri che è arrivato al 34,6%. Seguono Fabrizio Micari (Pd) al 18,6%, Claudio Fava al 6,1% e Roberto La Rosa allo 0,7%. "Questo è un risultato di rilevanza nazionale", aveva detto Musumeci nel giorno delle elezioni, quando i dati davano ormai per certo che sarebbe stato lui a vincere. L’affluenza, però, si è fermata al 46,76% portando così alla vittoria il "partito del non voto" con il 53,24% degli elettori che ha scelto di non andare alle urne. Il dato è in calo rispetto al 2012, quando aveva votato il 47,41%.

La distribuzione dei seggi

Nello Musumeci ha anche conquistato la maggioranza in Parlamento, l'Assemblea regionale siciliana. Sono suoi 36 deputati su 70. I seggi sono stati attributi a conclusione dello scrutinio: 35 al centrodestra più Musumeci (Fi capofila con 12 parlamentari), 19 al M5S, 14 al centrosinistra e uno alla sinistra con Claudio Fava.

La vittoria del centrodestra

Musumeci è stato capace di unire il centrodestra sotto il “patto dell’arancino”, e ora lo schieramento punta alle elezioni politiche del 2018. Lo stesso governatore neoeletto ha infatti ricordato: "Il centrodestra si ricompone e apre la strada a un appuntamento politico importante che nella prossima primavera dovrà dare all'Italia un governo degno di questo nome". Sulla vittoria del centrodestra in Sicilia è intervenuto anche il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi: "Volevo ringraziare i siciliani per aver accolto il mio appello. La Sicilia ha scelto come io avevo chiesto la strada del cambiamento". 

Il Pd ammette la sconfitta

Ad ammettere la sconfitta, invece, è stato il Pd che aveva sostenuto il rettore dell’Università di Palermo, Fabrizio Micari. "È una sconfitta evidente e chiara, ma gli do una connotazione solo siciliana. Non c'è alcuna continuità tra elezioni regionali e politiche", aveva detto Davide Faraone, capo dei renziani siciliani. Il Partito democratico, comunque, ha recuperato qualcosa nelle liste provinciali collegate al candidato governatore.

Lo scontro tra Di Maio e Renzi

Nel giorno delle elezioni, il candidato premier dei pentastellati, Luigi Di Maio, aveva parlato del M5s come "la prima forza politica del Paese". Ma proprio fra Pd e M5s, nella domenica elettorale, erano scoppiate le polemiche. Di Maio aveva infatti cancellato il confronto televisivo proposto a Renzi: "Avevo chiesto il confronto qualche giorno fa, quando lui era il candidato premier di quella parte politica. Il terremoto del voto in Sicilia ha completamente cambiato questa prospettiva", ha spiegato il pentastellato. Immediata la replica dell’ex premier: "Chi è il leader del Pd lo decidono le primarie, cioè la democrazia interna".

Chi è Nello Musumeci

Musumeci arriva alla vittoria dopo aver riunito Giorgia Meloni, Silvio Berlusconi e Matteo Salvini. Il nuovo governatore siciliano è nato il 21 gennaio del 1955 a Militello in Val di Catania, e ha iniziato il suo percorso politico con il Movimento Sociale Italiano con cui è arrivato anche alla presidenza della Provincia di Catania nel 1994. Poi, con Alleanza Nazionale, è stato eletto eurodeputato, è stato a Bruxelles dal 1994 al 2009. Si è candidato alle elezioni regionali del 2012 - vinte da Rosario Crocetta - fermandosi al 25,73%. Negli anni successivi, ispirandosi a una celebre frase di Paolo Borsellino, ha fondato il movimento "Diventerà bellissima", nel 2015, che è stato poi il nome della lista elettorale e slogan della campagna del 2017.