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Lega, Salvini a Pontida: daremo mano libera alle forze dell'ordine

Politica
Matteo Salvini a Pontida, 17 settembre 2017 (Ansa)

Il leader del Carroccio arrivando al raduno leghista: "Andremo avanti anche senza soldi, chiederemo aiuto agli italiani". Nel suo discorso dal palco, elencati gli obiettivi da premier. Non interviene Bossi che commenta: "Segnale che devo andare via"

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"Da oggi parte una lunga marcia per cambiare il Paese". È questo l’annuncio fatto da Matteo Salvini parlando con i giornalisti al suo arrivo a Pontida. Allo storico raduno del Carroccio, però, non è stato messo in scaletta l’intervento di Umberto Bossi, che non è comparso nella lista degli oratori. Bossi è poi intervenuto al termine del raduno dicendosi "abbastanza arrabbiato". Secondo il partito, presenti alla manifestazione circa 50mila persone. 

Conti sequestrati: "Se pensavano di bloccarci, sbagliano"

Uno dei temi fondamentali di questo raduno è quello del sequestro dei conti del partito, con Salvini che ha ribadito, nel suo intervento sul palco di Pontida: ”Se pensavano di bloccarci con il frutto del nostro lavoro, hanno sbagliato a capire. Andiamo avanti più determinati di prima. Vadano a sequestrare i soldi ai mafiosi che girano liberi in Italia. In questo prato c'è gente per bene". Poi la proposta, già avanzata lo scorso anno: "I giudici eletti dal popolo, e chi sbaglia paga". "Chiamo a una reazione di orgoglio, di dignità e giustizia le migliaia di magistrati e giudici che fanno bene il loro lavoro", ha aggiunto il leader leghista, "combattono la mafia e non vogliono fare politica". 

Con Lega al governo mano libera a polizia

L'obiettivo è quello di un "Salvini premier", come recitano molti degli slogan presenti a Pontida. E, se il Carroccio salirà al governo, il leader del partito ha garantito che darà "mano libera a uomini e donne delle forze dell'ordine per darci pulizia e sicurezza". Ma non è questo l'unico obiettivo del Carroccio: "Cancelleremo la legge Mancino e la legge Fiano”, ha spiegato, "le idee non si processano, queste cose si facevano in Urss". Il leader della Lega ha affrontato anche la questione europea. La richiesta di chiarezza degli alleati sull'Europa è "l'ultima chance che diamo oppure 'padroni a casa nostra'", ha detto dal palco di Pontida. L’intenzione generale resta comunque quella di cancellare tutte le principali riforme dei governi precedenti, a partire da quelle del Pd. L'elenco comprende anche la legge Fornero, il Jobs Act, la Buona Scuola e le norme sull'obbligatorietà dei vaccini.

"Non c'è Bossi? No, ci siamo tutti". Maroni: "Questo mi spiace"

Al centro del dibattito, anche le alleanze. Il leader del Carroccio ha fatto sapere, arrivando al raduno, di non aver sentito Silvio Berlusconi negli ultimi giorni. Mentre sull’assenza di Umberto Bossi dalla scaletta degli oratori ha commentato: "Non c’è Bossi? No, ci siamo tutti. Ma nei momenti eccezionali parla uno".  Ma sulla questione è intervenuto anche il presidente della Lombardia, Roberto Maroni: "Questo mi spiace, perché Pontida è Bossi. La decisione è stata presa dal segretario Matteo Salvini, ma per me Bossi a Pontida ha sempre diritto di parola".

Bossi: "E' un segnale che devo andare via"

Umberto Bossi, mentre lasciava il raduno, ha risposto ai giornalisti che gli hanno chiesto un commento sul fatto che per la prima volta non è salito sul palco di Pontida: "Arrabbiato? Abbastanza. Salvini mi ha detto che non voleva farmi fischiare. Ma è un segnale che devo andarmene via".