Ius soli, Grasso: una nuova bagarre al Senato? "Non mi preoccupa"
PoliticaAncora polemiche sulla legge in discussione. Brunetta: “Un milione di cittadini in più non integrati”. Emma Bonino fa un appello per “riformare la Bossi-Fini"
Il presidente del Senato Pietro Grasso non è preoccupato per la bagarre in Senato seguita all'approdo in aula del ddl sullo Ius soli. Ma l'opposizione tiene alta la tensione, con l'ex ministro Renato Brunetta che la definisce una legge “frettolosa e sbagliata”.
Grasso: “Disordini non mi preoccupano”
Grasso interviene da Pavia, dove si trova ospite dell'Università per un incontro dedicato alla figura di Giovanni Falcone, nel 25esimo anniversario della strage di Capaci. Interpellato sulla bagarre del 15 giugno scorso, mentre a Palazzo Madama si discuteva il ddl sullo Ius soli, il presidente del Senato dice di non essere preoccupato per le poemiche sollevate. E, riguardo alla possibilità che i disordini in aula si ripetano, risponde: "Cerco di gestire la situazione via via come si presenta. Non è la prima volta e non sarà l'ultima, affronteremo la situazione".
Brunetta: “Un milione di cittadini in più non integrati”
Da Montecitorio, invece, il capogruppo di Forza Italia alla Camera Renato Brunetta insiste sulla posizione di parte dell'opposizione, contraria al ddl approvato dalla Camera: "È una legge sbagliata, frettolosa e che produce automatismi pericolosi – spiega Brunetta – anche perché chi nasce in Italia ha già tutti i diritti, qui si parla solo della cittadinanza". La legge, secondo l'esponente di Fi, creerà "un milione di cittadini in più – sommando lo Ius Soli con lo Ius Culturae – senza una riflessione strategica di cosa vogliamo fare con l'immigrazione e con i processi d'integrazione".
Bonino per la riforma della Bossi-Fini
Sulla questione interviene Emma Bonino. Secondo l'esponente radicale è necessario riformare la Bossi-Fini, definita "una legge inadeguata dei primi anni Duemila". "Oggi i flussi migratori sono cambiati - spiega la Bonino - e noi siamo uno dei pochi Paesi europei ad avere ancora lo ius sanguinis”. E di diritto alla cittadinanza parla anche da Napoli il presidente dell'Autorità anticorruzione Raffaele Cantone: “Non spetta a me fare valutazioni, ma sono certamente favorevole in linea di principio perché è giusto prevedere una regolamentazione per chi viene in Italia e garantire dei diritti che sono essenziali”.
Tra i contrari anche la Lega
A ribadire il no alla legge, domenica ai microfoni di Sky TG24, ci sono anche il segretario della Lega Nord Matteo Salvini e il presidente della Liguria Giovanni Toti. "Il Pd è l'unico partito veramente razzista presente in Parlamento – ha attaccato Salvini – la sinistra ha bisogno di nuovi elettori o nuovi schiavi o nuovi iscritti ai sindacati. Gli stessi immigrati regolari in Italia chiedono più sicurezza, meno tasse e migliori ospedali, non la 'targhetta' della cittadinanza".
<iframe width="560" height="319" src="//player.sky.it/player/external.html?id=350114" frameborder="0" allowfullscreen="true"></iframe>