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Diktat di Grillo: due mandati e no alleanze principi inderogabili M5S

Politica

Il fondatore del Movimento 5 Stelle dopo le polemiche seguite ai risultati delle amministrative scrive sul blog: "Chi pensa che le nostre regole fondanti siano inutili tabù si trovi un altro partito". E sullo ius soli annuncia: "Non lo voteremo"

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Si intitola "Mettiamo i puntini sulle i" il post con cui Beppe Grillo vuole mettere definitivamente a tacere le polemiche sulle regole e la democrazia interna nel Movimento 5 Stelle. I risultati delle ultime elezioni amministrative, con il partito fuori dai ballottaggi al primo turno in tutte le grandi città, avevano infatti alimentato malcontento e critiche. Ora il fondatore risponde dal blog e fissa due principi inderogabili per i parlamentari pentastellati: un massimo di due mandati e mai alleanze con altri partiti.

"Le regole del Movimento 5 Stelle si basano sui nostri principi e non sono derogabili.  Il limite dei due mandati è una di queste regole" - scrive Grillo - "Chi pensa che le nostre regole fondanti siano inutili tabù è libero di pensarlo ed è anche libero di trovare un partito che lo candidi alle prossime elezioni". Chiaro anche il secondo diktat: "Il Movimento 5 Stelle non fa alleanze né con il Pd, né con la Lega, né con altri. Quando andremo al governo presenteremo al Parlamento i nostri punti del programma di governo".

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"M5S non è finito"

Al primo turno delle Comunali (LO SPECIALE - RISULTATI) le urne hanno decretato che il Movimento resta escluso dalle sfide nei capoluoghi più importanti. Il crollo dei pentastellati si è registrato soprattutto in realtà come PalermoGenova e Parma. Ma le sconfitte sono arrivate anche in realtà più piccole, come per esempio quella di Mira, in provincia di Venezia, che era stato uno dei primi Comuni ad essere conquistato dal Movimento. Grillo in un precedente post aveva già risposto a quanti vedevano nei dati del voto la fine del M5s e il ritorno al bipolarismo: “L’hanno detto dopo le politiche, dopo le europee, dopo le regionali, dopo il referendum. Fate pure anche ora. Illudetevi che sia così per dormire sonni più tranquilli. Noi continuiamo ad andare avanti per la nostra strada".

Grillo annuncia astensione sullo Ius Soli

Grillo è intervenuto anche sull’altro tema che agita il M5s, quello dell’immigrazione. Dopo la decisione della sindaca grillina Virginia Raggi di chiedere al prefetto di limitare i nuovi arrivi di migranti nella Capitale, Beppe Grillo detta linea sul tema dello Ius Soli e annuncia, sempre sul blog, che il Movimento 5 Stelle non voterà in Senato la legge per dare la cittadinanza alla seconda generazione di immigrati. “Quello che ci propinano è un pastrocchio all'italiana che vuol dare un contentino politico a chi ancora si nutre di ideologie. Concedere la cittadinanza italiana significa concedere la cittadinanza europea, quindi un tema così delicato deve essere preceduto da concertazione con gli stati dell'Ue, per avere regole uniformi” scrive sul blog. Il Movimento si esprimerà dunque con un voto di astensione, così come è stato fatto alla Camera.