Maroni: chiudere le moschee per combattere il terrorismo

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"Se serve, seguiamo l'esempio della Tunisia" dice il governatore della Lombardia, che ricorda come dopo le stragi del 26 giugno siano stati chiusi 80 luoghi di culto. E aggiunge: "Spero che l'Interno non si faccia prendere da ideologismi"

Il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, dopo gli attentati terroristici della settimana scorsa in Tunisia, Francia e Kuwait (TUTTI I VIDEO), non esclude che si possano chiudere le moschee, anche in Italia, per la sicurezza dei cittadini.

Maroni: se serve, chiudere le moschee - "Lo ha fatto la Tunisia - ha detto Maroni - che non è certamente uno Stato contro l'islam". Questa, dunque, aggiunge l'ex ministro dell'Interno a margine all'udienza della Corte dei Conti per la parificazione del bilancio della Regione Lombardia, "è una strada da seguire e spero che il ministero dell'Interno non si faccia prendere da ideologismi e se serve si chiudano anche le moschee, per la sicurezza dei cittadini".

Seguire l'esempio della Tunisia - Sulla stessa linea del governatore anche Simona Bordonali, assessore alla sicurezza e all'immigrazione della giunta regionale lombarda: "Mi auguro che non si debba assistere anche in Italia a un attentato  terroristico, prima di capire che è necessario combattere l'estremismo islamico" afferma Bordonali. Interviene anche l'assessore al Territorio della regione Lombardia, Viviana Beccalossi (FdI), secondo la quale "se addirittura in Tunisia si arriva a chiudere 80 moschee, vuol dire che effettivamente c'è il rischio di commistione tra culto religioso e attività parallele".

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