Dopo aver rifiutato il commissariamento, il sindaco di Verona rilancia: "Se il Consiglio federale dovesse mantenere la posizione valuterei le dimissioni, poi a quel punto liberi tutti". Il segretario a Sky TG24: "Basta beghe, avanti con Zaia"
#Lega. #Tosi a @24Mattino: "Se il Consiglio federale non torna indietro forse mi dimetto" http://t.co/hUNBRxsfts
— Radio 24 (@Radio24_news) 6 Marzo 2015
Lo strappo col segretario Salvini - Tosi non ha nascosto che la frattura tra lui e Salvini sia vicinissima: "Se venisse portata avanti la linea del commissariamento la frattura sarebbe irreparabile. Spero che loro rivedano questa decisione presa, una decisione sbagliata". E alla domanda se possa addirittura candidarsi a governare il Veneto il sindaco di Verona ha risposto: "Io sono stato da sempre fin troppo leale e corretto, quindi ho sempre sostenuto la candidatura di Zaia. L'ho fatto anche lunedì scorso, salvo poi essere commissariato. Ora, se ci fosse una frattura ognuno poi deciderebbe liberamente. Ma se così fosse non avremmo certo provocato noi la situazione, noi abbiamo chiesto solo un diritto scritto nell'art. 39 dello Statuto della Lega, cioè fare le liste. Se loro portano avanti questa frattura, allora ognuno può fare quel che vuole. Posso rimanere sindaco, ritirarmi in seminario o anche candidarmi a governatore".
Salvini a Sky TG24: "Avanti con Zaia" - “Basta, per quanto mi riguarda si lavora con Luca Zaia. La gente si aspetta questo dalla politica, non di liste, candidature, assessorati…”. Così il segretario della Lega a Sky Tg24. Salvini ha anche ribadito che “non ci sarà nessun Consiglio federale lunedì”.