Renzi ai Comuni: pronti a discutere ma saldi non si toccano

Politica
Matteo Renzi con Piero Fassino in un'immagine di archivio

Il governo incontra delegazione dell’Anci sulla legge di stabilità. Delrio: "Divergenze sul calcolo dell'impatto della manovra, istituito tavolo tecnico". E assicura: "Contributo è sostenibile". Ma Fassino: "Preoccupati dai tagli”

Sulla legge di stabilità "ci confrontiamo nel merito: noi vogliamo mantenere questi saldi, su questo non si discute ma se avete controproposte entro questo perimetro siamo pronti a discuterne". Così il premier Matteo Renzi si è rivolto, secondo quanto si apprende, all'Anci nell'incontro a Palazzo Chigi. Durante la conferenza stampa, al termine dell'incontro, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Graziano Delrio ha rilevato che ci sono "divergenze sul calcolo dell'impatto che la manovra avrà sui comuni. Si è deciso, perciò, in tempi rapidissimi di istituire un tavolo tecnico di approfondimento con un primo incontro settimana prossima".
E ha sottolineato: "Riteniamo che il contributo richiesto ai comuni sia proporzionale e sopportabile. A fronte di uno sforzo complessivo, di una manovra fortemente riformista, di una redistribuzione della ricchezza attraverso un taglio delle tasse di 18mld, riteniamo che in questa manovra ci sia la richiesta di uno sforzo da parte dei comuni sopportabile".

Renzi: "Faremo una local tax" - Renzi ha poi detto ai Comuni che "in prospettiva faremo una local tax al posto della miriade di tasse e tributi". E ancora: "Abbiamo cominciato ad aggredire la spesa centrale, presto metteremo online ogni centesimo di spesa dei ministeri".
Incontrando la delegazione dell'Associazione dei Comuni italiani guidata da Piero Fassino nella sala della biblioteca Chigiana, Renzi ha precisato che alle autonomie locali "chiediamo un contributo diverso tra comuni e province, non accettiamo che ci sia l'idea che la provincia rimanga ad essere un soggetto con tutte le titolarità ed i soldi del passato". Il peso politico delle Province, ha spiegato il premier, va indebolito a vantaggio del ruolo dei sindaci nel rapporto con le Regioni. Poi ha ribadito, a quanto si apprende, il doppio impegno del governo in Italia e in Europa. "Vogliamo fare le riforme anche per cercare di cambiare le regole del gioco in Europa".

Fassino: "Tagli per 3,7 miliardi" - "Abbiamo una seria preoccupazione sugli impatti sugli enti locali da parte della Legge di stabilità il cui l'impatto è molto superiore al 1,2 miliardi: vanno aggiunti 300 milioni che derivano da provvedimenti 2013 e 2014. La manovra poi prevede l'istituzione di un fondo per i crediti di difficile esigibilità che significa ridurre le
risorse per la spesa. Il contributo chiesto ai comuni è un onere che apre problemi di sostenibilità" ha ribadito il presidente Anci, Piero Fassino, al termine dell'incontro con il Governo (VIDEO).

Katainen: primo via libera da Ue non esclude altre procedure - Il primo via libera di Bruxelles alla Legge di Stabilità non deve far tirare un sospiro di sollievo all'Italia. La Commissione Europea valuterà infatti nelle prossime settimane, anche alla luce delle previsioni economiche di autunno, il dettaglio delle misure contenute nel provvedimento per poi esprimere un'opinione entro la fine di novembre. E, come ha spiegato il vicepresidente Jyrki Katainen, non è escluso che possano essere indicate ulteriori modifiche e correzioni, un monito che vale per tutti gli Stati membri dell'Ue.

Politica: I più letti

[an error occurred while processing this directive]