Prosegue il dibattito sul Jobs Act. Il premier dagli Usa dice: "Bisogna cambiare il sistema politico e il mondo del lavoro". Camusso: "Cgil in piazza anche da sola". Napolitano: "Non restare prigionieri di conservatorismi, servono politiche coraggiose"
"La straordinaria chance è smettere di piangersi addosso - dice più tardi Renzi, che fa rotta anche nella sede di Twitter - io sono consapevole che alcune cose vanno cambiate in modo violento ma se voi non ci mettete la forza delle vostre idee e il cervello non si va da nessuna parte".
Napolitano: "Non restare prigionieri di conservatorismi" - Pochi minuti dopo l'intervento di Renzi, arrivano dall'Italia le parole di Napolitano: "Specialmente in Italia dobbiamo rinnovare decisamente le nostre istituzioni, le nostre strutture sociali, i nostri comportamenti collettivi", dice il capo dello Stato, prima di aggiungere: "Non possiamo più restare prigionieri di conservatorismi, corporativismi e ingiustizie". Napolitano, in particolare, nel suo discorso, auspica "politica nuove e coraggiose per la crescita e l'occupazione" (VIDEO).
Il dibattito nel Pd - Le parole di Renzi arrivano durante un'altra giornata di dibattito acceso in casa Pd, in attesa dell'assemblea congiunta di martedì 23 settembre alla quale parteciperanno i gruppi del partito con il ministro Giuliano Poletti e il responsabile Economia e Lavoro della segreteria dei democratici Filippo Taddei. Tra le voci più critiche, quelle di Stefano Fassina.
Sacconi e Forza Italia cheerleaders del #JobsAct . Sono diventati di sx o Pd segue la dx?
— Stefano Fassina (@StefanoFassina) 22 Settembre 2014
Camusso: "Cgil andrà in piazza anche da sola" - E le insidie per il premier arrivano anche da fuori. "La Cgil - dice Susanna Camusso - ha già detto e continuerà a ribadire che inizierà la mobilitazione. Sarebbe utile per tutti che fosse unitaria ma comunque non ci tireremo indietro".