Boldrini: da Grillo istigazione a violenza a sfondo sessista

Politica

Il presidente della Camera torna sugli attacchi pubblicati sul blog di Grillo e poi rimossi: "Vuol dire che chi partecipa lì non vuole il confronto ma offendere e umiliare. Sono potenziali stupratori". Nella notte polemica per il tweet di Messora (M5S)

Il video postato sul blog di Grillo era "istigazione alla violenza, basta vedere i commenti, tutti a sfondo sessista". La presidente della Camera Laura Boldrini, ospite di Che tempo che fa, torna sugli insulti postati sul profilo Facebook di Beppe Grillo nei suoi confronti. "Vuol dire che chi partecipa al quel blog non vuole il confronto ma offendere e umiliare. Sono potenziali stupratori", dice.
La terza carica dello Stato, in particolare, denuncia "una terribile onda di violenza che si è scagliata contro i banchi del governo e della presidenza. E' scoppiato il finimondo, ho visto persone che non erano più in grado di trattenersi, che avevano perso la propria lucidità". "Due deputati - aggiunge - mi hanno rivolto qualsiasi insulto e ingiuria con un fare veramente terribile", ha aggiunto Boldrini.

"Emergenza democratica" - Boldrini parla poi di quanto accaduto l'indomani in commissione Giustizia (FOTO), dove "le deputate del Pd sono state in qualche modo insultate con considerazioni a sfondo sessista, offensive" e dove il M5S "ha cercato di bloccare i lavori della commissione e ci sono riusciti. Tutto questo non era mai accaduto, e lo dicono persone che alla Camera ci sono da anni. Mi viene alla mente qualcosa di brutto, nel nostro Paese qualche decennio fa il Parlamento era esautorato, si cercava di intimidire la democrazia, è inaccettabile, trovo che siano atti eversivi e non può essere tollerato. C'è emergenza democratica e questa cosa va trattata con la massima serietà".

"Ero in mezzo a due fuochi" - Ma l'esponente politico, eletto nelle fila di Sel, torna anche sulla sua decisione di ridurre drasticamente il tempo dei 5 stelle,  a ridosso della scadenza del decreto Imu-Bankitalia.
"Non è nei poteri del Presidente della Camera spacchettare un decreto, doveva farlo il governo, che ha dimostrato una rigidità eccessiva, o l'opposizione, che ha fallito, perché in passato trovava una soluzione con il governo o si fermava un attimo prima. Io ero in mezzo a due fuochi ed ho scelto".

"M55 deve imparare a usare gli strumenti dell'opposizione" - Nelle ore precedenti, Boldrini aveva già censurato i commenti apparsi sul blog di Grillo: "Ho visto tanta rabbia e odio invece che la voglia di confrontarsi. Queste cose si sono viste solo in dittatura e deve far riflettere tutti",a veva detto, prima di aggiungere: "I deputati M5s non sanno utilizzare gli strumenti che ha l'opposizione. Devono imparare", perché "in democrazia non si va sui tetti e non si usa la violenza ma si usano gli strumenti previsti per l'opposizione".

La polemica per il tweet di Messori - In serata lo scontro tra Laura Boldrini e il Movimento 5 Stelle ha poi anche una sua coda polemica su Twitter. A far discutere, come riporta il quotidiano La Stampa, è soprattutto un tweet di Claudio Messora, il responsabile comunicazione del M5S, in cui si legge "Cara Laura, volevo tranquilizzarti.. Anche se noi del blog di Grillo fossimo tutti potenziali stupratori, tu non corri nessun rischio!". Il tweet scatena la reazioni indignate di molti utenti, tanto che Messora lo cancella. Sollecitato poi da Anna Masera, responsabile comunicazione della Camera, Messora fa un passo indietro e ammette "Ok, sono stato avventato e indelicato nei confronti di una singora (un po' birbantella)".
Nel corso della serata inoltre anche l'account di Laura Boldrini, secondo quanto riportato (e poi corretto) da La Stampa, pubblica un tweet, ma anche in questo caso il tweet viene cancellato in un secondo tempo.
Successivamente, lo staff della Boldrini ha smentito di aver mai pubblicato quel tweet, che potrebbe dunque essere un falso.

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