M5S, al referendum online vince il proporzionale

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I votanti sono stati 32.847. Si tratta della consultazione sul primo quesito relativo alla legge elettorale. Gli organizzatori: "Grazie a tutti". Ma non mancano le critiche. Intanto i grillini restituiscono altri 2,5 milioni di spese

Proporzionale o maggioritario? Tra i militanti del Movimento 5 Stelle vince decisamente il primo. E' questo infatti il risultato della consultazione on line sul blog di Beppe Grillo per la riforma del voto. A favore del sistema proporzionale si sono espressi in 20.450, per il maggioritario in 12.397. I votanti in tutto sono stati 32.847. Si tratta della consultazione sul primo quesito relativo alla legge elettorale. "Grazie a tutti coloro che hanno partecipato", chiosa il post con il quale si rende conto, sul blog di Grillo, dell'esito del referendum.

Di Maio: "Pd chieda ai suoi elettori se vogliono le preferenze" - Una scelta, quella del referendum, rivendicata dal vicepresidente della Camera Luigi di Maio che sottolinea la decisione di coinvolgere i propri iscritti nella scrittura della legge elettorale e lancia una sfida al Pd: "Chiedo al Pd di utilizzare le sue primarie per chiedere ai cittadini se vogliono le preferenze. Se le vogliono, se il popolo del Pd vuole le preferenze siamo punto e da capo: dobbiamo inventarci una nuova legge elettorale".

Orellana (M5S) critica la tempistica
- Ma la decisione di affidarsi al voto online, circoscritto a una sola giornata e senza preavviso, ha scatenato nuovamente i malumori di diversi iscritti e parlamentari del Movimento 5 Stelle, come già successo per il referendum sul reato di clandestinità. A dare voce alle critiche è il senatore grillino Orellana, che su Twitter si chiede: "Posso sperare in avviso giorno prima?".

Rendiconti, restituiti altri 2,5 milioni di euro – Intanto nella giornata di mercoledì 22 gennaio sono stati diffusi online i rendiconti di tutti i parlamentari del Movimento 5 Stelle relativi ai mesi di luglio, agosto, settembre e ottobre 2013. In realtà, qualche deputato e senatore manca ancora all'appello (Laura Bignami, Fabrizio Bocchino, Roberto Cotti, Serenella Fucksia, Maria Marzana, Sergio Puglia), ma dello staff assicurano che presto, salvo sorprese, anche i “ritardatari” saranno in regola. L'eccedenza di stipendi e diarie del M5S, pari per questi mesi a 2.476.540,47 euro, è stata versata da deputati e senatori sul fondo di garanzia statale per le piccole e medie imprese, che sarà da ora in poi la destinazione definitiva per tutte le restituzioni mensili dei grillini.

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