Letta incassa la fiducia. Scontro alla Camera con M5S e FI

Politica

Il premier: "Ci sono le condizioni per un patto di governo per il 2014. Non farò piombare il Paese nel caos". E su Grillo: "Incita alla violenza". I pentastellati insorgono. Pd: "Fascisti". Battibecco anche con la Lega al Senato. LA CRONACA DELLA GIORNATA

Il presidente del Consiglio Enrico Letta ha ottenuto alla Camera la fiducia con 379 sì, 212 no e due astenuti, promettendo una serie di riforme per spingere la crescita. Al Senato il via libera all'esecutivo è arrivato con 173 sì, 127 no e zero astenuti. "Sono qui a chiedere la fiducia per un nuovo inizio - ha detto il premier all'inizio del suo discorso a Montecitorio (qui il testo integrale) - Per evitare di rigettare l'Italia nel caos". "Oggi ci sono le condizioni per un nuovo patto di governo per il 2014 da definire nelle prossime settimane", ha spiegato il premier che mira a un Pil in aumento dell'1% nel 2014 e del 2% nel 2015. Nel suo discorso, durato circa 50 minuti e poi replicato al Senato, Letta ha inoltre duramente criticato Grillo, dopo i suoi interventi sulle proteste dei Forconi. "Si tenta di immiserire questa aula con parole e azioni illegitime, figlie di una cultura politica che mette all'indice i giornalisti, avalla la violenza e vuole fare maceria degli edifici stessi della democrazia rappresentativa".
Poi, dopo la discussione in Aula, Letta ha ripreso la parola per la replica alle critiche dell'opposizione prima delle dichiarazioni di voto e della votazione finale.

Le riforme istituzionali
- Il premier ha spiegato che nel programma di governo sale al primo posto la riforma della Costituzione che, dopo l'uscita di Forza Italia, andrà realizzata attraverso l'articolo 138 della Carta. Tra le riforme, il presidente del Consiglio ha quindi citato la riduzione del numero dei parlamentari, l'eliminazione del bicameralismo perfetto e delle province, la modifica del titolo V sui rapporti tra Stato e enti locali. La nuova legge elettorale, dopo la pronuncia della Consulta sull'incostituzionalità del Porcellum, dovrà essere orientata a meccanismi maggioritari per garantire la governabilità.

Gli interventi sull'economia - Sul fronte economico, il premier ha definito come obiettivi prioritari per il prossimo anno la riduzione di deficit, debito, spesa corrente, e tasse su famiglie e imprese nonché il rilancio degli investimenti pubblici usando al meglio i fondi strutturali europei. Fondamentali anche il sostegno alle piccole e medie imprese per il rilancio della competitività industriale e la creazione di un clima più favorevole agli invstimenti tramite semplificazioni fiscali e riforme nella giustizia civile.

Letta al Movimento 5 Stelle: "Basta gogna" - Nel discorso di replica il presidente del Consiglio è tornato ad attaccare il M5S. "E' inaccettabile. Speravo che Grillo con il suo attacco ai giornalisti si sarebbe reso conto di aver fatto una gaffe. E immaginavo che il discorso si chiudesse qui. Lei e il M5s, onorevole Nuti, oggi dite che o i giornalisti dicono quel che volete voi o vengono messi alla gogna. E' inaccettabile" ha affermato provocando la dura reazione dei grillini e la secca replica di Grillo: "Mente".
Il premier si rivolge poi a Forza Italia: "Ad aprile il mio discorso è stato chiarissimo: la separazione tra le vicende giudiziarie e quelle  politiche" di Silvio Berlusconi "sarebbe stato un punto che non avrei mai oltrepassato. Dire oggi che non c'è stata la pacificazione è a mio avviso un modo sbagliato di impostare la vicenda". Infine ha assicurato: "Non mi arrenderò, combatterò come un leone".

Le proteste dei forconi - Proseguono intanto in tutta Italia le proteste dei forconi. Nonostante le rassicurazioni dei leader della protesta, che hanno escluso concentrazioni a Roma in occasione del voto di fiducia, si temono intensificazioni delle proteste in concomitanza col voto in Parlamento.

La cronaca della giornata:


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